LE BRACCIA DI SATANA – Valerio Colicchio
Tre ragazzi si trovano in visita nella città di Triora, nota come la città delle stregheper le donne accusate di stregonerianel XVI secolo. I protagonistisi inerpicano lungo la collina su cui si trova Triora,camminano per i bui e angoscianti caruggidel paese, apprendendo che nel luogovi sono state strane sparizioni.
Oltre a questo i ragazzi si trovano ad alloggiare in una casa abitata un tempo da una strega che, secondo la leggenda, durante l’inquisizioneè stata aiutata da satana a scampare alla morte. Durante la notte avvengono strani fenomeni e i tre ragazzi sono attaccati dalle streghe.
Non è ben chiara la dinamica con cui le streghe si muovono, tuttavia emerge il tentativo del regista di essere convincente e di creare aspettativa nel pubblico, ma gli strumenti utilizzati (come i tempi lunghi o il soffermarsi sugli angoli più oscuri del paese) in realtà rallentanol’azione.Il regista sembra voler giustificare quanto sta per accadere, descrive la location e le leggende annesse ma, al momento di imbastire l’assalto un fade-out annulla l’azione e lascia virare tutto tra le ombre. Sembra volerci dire “le streghe son tornate o meglio non sono mai andate via“, senza supportare una tale affermazione.
Oltre a una sceneggiatura debole, il cast è poco credibile e rigido anche nella rappresentazione di azioni quotidiane. Un’occasione persa.
VOTO: 3.5/10
Regia: Colicchio Valerio