LA PERLA NERA 3 – report
Data la (relativa) vicinanza alla location del festival (Empoli) e la grande disponibilità dei due organizzatori, Luca Boni e Marco Ristori, la redazione si è mossa per partecipare all’evento che ormai sono ben tre anni ci accompagna in questa fine di primavera. Nel seguito trovate un report dell’evento con fotografie, recensioni dei film, considerazioni e una intervista agli artefici delle due serate del 3 e 4 Giugno, vissute in prima persona da Melania, Mari e Giulio.
Solito rendez-vous nella (affollata) stazione di Bologna, solita fila per prendere i biglietti (e solito furbetto che se lo fa fare!) danno il via all’incontro tra noi redattori, pronti per affrontare la calura soffocante dei treni che ci stanno per portare in quel di Empoli. Recuperati dai fondatori della Extreme Video, prima di affrontare l’intera serata di proiezioni necessitiamo di opportuna ricarica, e quale modo migliore di una abbondante cena più vino? In ottima compagnia, con la presenza anche di Steve Sylvester e di parte della band (per chi non lo sapesse stiamo parlando di una delle icone del rock italiano, i Death SS), il pre-festival si svolge nel migliore dei modi.
Arrivata l’ora delle proiezioni, con lo stomaco pieno, notiamo innanzitutto la rilevante partecipazione, con un buon numero di appassionati che affolano il cinema “La Perla“. Questo è sicuramente frutto di uno zoccolo duro di aficionados locali del genere, oltre che del passa-parola e della decisione di rendere gratuito l’ingresso. Diciamo subito che chi si aspettava un festival incentrato sull’horror è rimasto deluso, visto che gli unici veri e propri film dai toni cari al cinema dell’orrore sono stati ASYLUM della Lewis Carroll Factory e PLAGUE TOWN di David Gregory (oltre al teaser EATERS della Extreme Video). Predilezione, infatti, è stata data all’ironia da un lato (I LOVE SARAH JANE, SPIDER) e ai toni drammatici immersi in uno sfondo sci-fi dall’altro (H5N1, THE SILVER ROPE, AFTERVILLE).
Questo ha garantito una scelta meditata e mirata di Boni e Ristori, che hanno puntato su medio/cortometraggi sostenuti da un budget decisamente superiore alla media (vedere per esempio il gran lavoro fatto per la post-produzione di THE SILVER ROPE o le riprese aeree di Torino in AFTERVILLE). Oltre al budget però anche la qualità delle storie è stata tenuta in considerazione, riservando gradite sorprese, così come sonori sbadigli, dato anche l’orario. Come scritto sopra, l’assorbimento di questo tipo di pellicole è decisamente soggettivo, dato proprio l’approccio non nettamente horror. Per cui ritmi (volutamente) blandi, plot ridotti all’essenziale (THE SILVER ROPE escluso), musiche classiche e atmosferiche, ralenty e CGI massiccia possono risultare decisamente ostici.
Nel seguito trovate i film presentati:
- EATERS di Extreme Video
- I LOVE SARAH JANE di Spencer Susser
- SPIDER di Nash Edgerton
- H5N1 di Roberto De Feo
- THE SILVER ROPE di Fabio & Fabio
- AFTERVILLE di Fabio & Fabio
- ASYLUM di Francesco Erba
- PLAGUE TOWN di David Gregory
Una birretta notturna non poteva che concludere egregiamente la giornata, che purtroppo ha visto anche abbassarsi il sipario per noi della redazione che, per vari impegni lavorativi (o simili), ci siamo visti costretti ad abbandonare Empoli per tornare alla quotidianità. Comunque trovate recensito PLAGUE TOWN in quanto visionato al Ravenna Nightmare Film Festival, film che ha occupato da solo la vetrina del cinema “La Perla” il 4 Giugno. Sotto trovate l’intervista fatta a Luca Boni e Marco Ristori:
Organizzare un festival significa imbattersi in molteplici difficoltà e scontrarsi contro molteplici mura: cosa vi spinge ad organizzarne annualmente uno?
Bella domanda … è segno che sapete bene cosa significa organizzare una cosa del genere! Per quanto banale possa suonare è la passione per il cinema di genere horror/sci-fi che ci spinge a metter su annualmente la baracca del La Perla Nera. E’ un modo per conoscere le realtà underground sia italiane che estere, spesso e volentieri di qualità eccezionale. Poi è una figata passare due giorni non stop a bere, mangiare, blaterare e conoscere nuove persone.
Quali sono stati i criteri che avete seguito per la selezione dei corto/medio metraggi?
Abbiamo innanzitutto visionato una miriade di opere sul web, poi abbiamo fatto una cernita di quelle più meritevoli e contattato i diretti interessati per farci dare permessi e quant’altro. Siamo ovviamente aperti a ricevere ogni tipo di opere, ma selezioniamo solo ed esclusivamente quelle che rispondono a precisi criteri di realizzazione e completezza. Non è una questione di arroganza, ma dato che organizziamo tutto noi due e che lo facciamo esclusivamente per la gloria, vogliamo almeno vedere sul grande schermo lavori di qualità alta. E’ importante dare spazio d’espressione a tutti, ma è ancor di più importante darlo a chi dimostra veramente di esserne all’altezza.
A differenza di altri festival è stata data importanza a film (anche italiani) sostenuti da un notevole budget. Questa è stata una scelta voluta?
Come dicevamo prima, la nostra è una rassegna che si pone l’obiettivo di dare spazio a chi davvero ha potenzialità. E’ essenziale inoltre non fare confusione fra indipendente e amatoriale … Proporre lavori prodotti seriamente ma di autori ancora non noti al grande pubblico è un tentativo di aiutare questi nell’avanzare sempre di più nello spietato mondo del cinema. La nostra idea è, inoltre, quella di non ghettizzare il festival proponendo lavori che interessano solo a chi li ha fatti o poco più, ma allargarlo anche al pubblico comune che vuole vedere cose belle. Il movimento indie italiano (e non) ha un forte bisogno di uscire dalla cerchia di appassionati/amici/parenti e noi cerchiamo di dargli una mano.
Dalla locandina del La Perla Nera 3 era lecito aspettarsi un festival incentrato sull’horror, invece, ad eccezione di pochi titoli, lo sci-fi ed un certo mood malinconico hanno pervaso la manifestazione. Personalmente ho gradito molto la scelta, ma com’è stata vissuta dagli altri spettatori (al di là di qualche battuta “urlata” a fine proiezione di un paio di titoli)?
Dovresti chiederlo a loro! Per quanto abbiamo sentito, molti la pensano come te, ma ci sono stati anche alcuni che si aspettavano di vedere sangue, mostri e violenza e che di conseguenza non hanno particolarmente apprezzato la selezione. Vero è che il festival è gratuito quindi ognuno è libero di alzarsi e andarsene senza rimpianti. Allargare gli orizzonti artistici significa allargare l’utenza di coloro che entrano nel cinema senza sapere bene cosa li aspetta; offrire loro pietanze variegate aumenta le possibilità che rimangano fino alla fine.
Quali sono i film che vi sono piaciuti maggiormente?
Spider e I love Sarah Jane. Senza nulla togliere agli altri, questi sono due corti che in pochi minuti riescono a concentrare tutto ciò che noi ricerchiamo in prodotti del genere: una enorme preparazione tecnica, idee chiare, humor nero e un’ottima scrittura.
Abbiamo visto il teaser di EATERS prodotto dalla vostra Extreme Video, è un progetto “in divenire” o che attende un sovvenzionamento per essere girato?
EATERS è per il momento un’incognita, nel senso che il film su carta già esiste e ci sono anche diverse realtà produttive e distributive interessate al progetto. Tutto sta adesso a capire quale sia la mossa giusta da fare per poter riuscire a produrlo nel modo in cui vogliamo.
Quali sono i passi futuri che compierete, sia per la Extreme Video che per il festival?
Per quanto riguarda la Extreme Video continueremo a lavorare nel settore dei videoclip musicali e dei documentari in attesa di concretizzare il progetto EATERS. Parallelamente cercheremo di portare avanti al meglio la 4° edizione della Perla Nera cercando di crescere ancora un altro po’ senza però abbandonare l’impostazione che fino ad ora ci ha regalato molte soddisfazioni. Come di consueto, ad Ottobre bisseremo esportando il festival a Barcellona (col nome di Gore Italia) dal momento che anche là abbiamo sempre ottime risposte dal pubblico e dalle amministrazioni che sovvenzionano l’evento.
Foto di: Valentina Cesarini