LA PEGGIOR SETTIMANA DELLA MIA VITA – Alessandro Genovesi
Mancano sette giorni al matrimonio di Paolo e Margherita, un’intera settimana durante la quale l’uomo (Fabio De Luigi) patirà ogni tipo di sventura, arrivando a pensare che tante sciagure non possano essere segno del destino.
Partendo da un testimone di nozze farfallone e svalvolato e arrivando ad una collega che lo insegue con gesti estremi e plateali, Paolo diventa inaffidabile agli occhi della futura moglie (Cristiana Capotondi) e una sorta di scimunito allo sguardo inquisitore dei suoceri borghesi. Le disavventure dell’uomo vengono tratteggiate da Alessandro Genovesi, al suo primo lungometraggio, basato sulla sitcom britannica The worst week of my life, con taglio da sit-com abbellita con taglio tecnico da film. Vediamo così cadere gli aspetti tipici della commedia italiana, dall’imprinting politico-sociale alla satira macchiettistica, a favore di un riciclaggio di situazioni tipiche della commedia americana e, in parte, inglese in questo caso.
Siamo decisamente vicini a lavori come Ti presento i miei, per quanto riguarda la sceneggiatura, e Il diario di Bridget Jones per il sapore farsesco, con un De Luigi carico e calato nella parte ma derivativo, spaesato nelle varie collezioni di scene che, quasi raccolte in puntate separate, convergono verso uno scontato finale. La peggior settimana della mia vita ben rappresenta quella che può diventare la commedia italiana lasciando inaridire le proprie radici e abbracciando canovacci non insiti nel nostro metabolismo. Bocciato.