LA CASA DEI FANTASMI – William Castle
Una casa infestata dai fantasmi diventa luogo dove sfidare cinque persone a passare la notte, per una sorta di eccentrico scherzo dell’aristocratico Frederick Loren (Vincent Price). Chi dei cinque resterà tutta la notte, resistendo all’ancestrale paura dei fantasmi, potrà portarsi a casa un bottino da 10.000 dollari.
William Castle, ingegnoso produttore e regista, confeziona con La casa dei fantasmi (House on haunted hill) una classica ghost-story dalla trama semplice e lineare, ma dal sicuro appeal, in primis commerciale. Anche rivisto nel 2000, il film di Castle gode di un livido bianco e nero capace di rendere spettrale (è il caso di dirlo) ogni anfratto della dimora dove si muovono sempre più tesi i 5 “ospiti”, con stanze buie le cui porte si chiudono improvvisamente dietro le spalle degli stessi, lampadari che cadono e inquietanti rumori.
La magistrale interpretazione di Vincent Price, il cui nome del personaggio cita La caduta della casa degli Usher, è capace di dare un tocco di humor nero all’insieme, contribuendo a disegnare il fascino di un film le cui situazioni saranno riprese in molti altri film a seguire. Curioso come il buon Castle cercasse l’effetto shock più in sala che sullo schermo, infatti si narra che durante le proiezioni del film, durante la scena dello scheletro che emerge dalla vasca ricolma d’acido, uno scheletro fluorescente veniva fatto scorrere lungo le teste degli spettatori. Evitate il pessimo remake del 1999 e godetevi le atmosfere in parte ingenue ma sicuramente autentiche de La casa dei fantasmi.