LA CANZONE DELLA NOTTE – Giovanni Pianigiani
Una dolce ma amara melodia accompagna gli avventori del The Night Song, un luogo senza tempo a metà tra un night e un teatro, un posto onirico dove ogni giudizio si arresta e ogni storia, anche la più macabra o bizzarra, può diventare una canzone. Questa è la canzone di Frank Amore, questa è La canzone della notte un film di Giovanni Pianigiani.Sembra quasi che i casi complicati siano una sorta di tormento per l’equilibrio mentale di un ispettore (Stefano Santerini) che si trova a rimettere insieme i pezzi di una storia che ha le fattezze più che altro di un ritratto infranto. Il The Night Song è un night club romano dove ogni sera Frank si esibisce per la gioia dei suoi avventori ed è proprio sulla morte violenta del proprietario del locale che il nostro ispettore dovrà indagare, tentando di far combaciare tra loro pezzi di storie dissonanti.
Essendo un ispettore di polizia non può credere a storie assurde, deve raccogliere indizi, stabilire moventi, cercare prove anche perché c’è una domanda cruciale che lo attanaglia: omicidio o suicidio? Una parte di lui vorrebbe bollare tutto come suicidio per redigere subito il suo solito rapporto, senza addentrarsi troppo all’interno di una storia complicata per i suoi nervi, ma a gettare fumo sulle sue convinzioni ci pensa l’entrata in scena di Alana (Yassmin Pucci) una donna sensuale, bellissima, dell’est, nipote del proprietario del night. Via via che le indagini proseguono, un’ombra si staglia sulla vicenda e l’ispettore capisce di essersi imbattuto in qualcosa decisamente più grande di lui.
Una tavolozza dalle tinte scure, quella di Pianigiani che per questa pellicola si è rifatto ai noir scuola anni ’70 per poi cambiare improvvisamente registro, regalando allo spettatore un finale degno di un film horror in piena regola, il tutto impreziosito (dipende dai punti di vista) dalle canzoni di Frank Amore che strizzano l’occhio a quelli che erano i musicarelli di un tempo. C’è di tutto in questi 85 minuti: c’è il solerte ispettore, apatico e dall’animo affranto (reso molto bene da Stefano Santerini) c’è la Femme Fatale che ammalia e seduce qualsiasi essere vivente di sesso maschile (Yassmin Pucci) ma, soprattutto, c’è l’anima istrionica dell’unico e indiscusso protagonista del film, Frank Amore, capace di condurre per mano lo spettatore all’interno di una storia misteriosa e sanguinolenta. Decisamente non siamo più abituati a vedere film realizzati mantenendo un certo sapore tipicamente nostrano.
Negli ultimi anni, soprattutto nel panorama indie italiano, si è affermato il malcostume di rievocare fino quasi a scimmiottare le pellicole d’oltreoceano creando film che, sinceramente, non ci appartengono. A tal proposito apprezzabilissima la scelta di Pianigiani di ambientare la storia in una Roma noir, come non la si vedeva da molto tempo, anzichè decidere di contestualizzare il tutto in una sorta di non luogo. Questo film è uno dei rari casi dove l’elemento onirico non serve solo da riempitivo per colmare dei difetti di sceneggiatura o per raggiungere la durata minima tipica dei lungometraggi di questo tipo ma è funzionale alla scena e non stanca, come non dispiacciono gli interventi musicali di Frank che danno il giusto stacco alle varie scene. Come ogni pellicola indipendente anche LA CANZONE DELLA NOTTE non è esente da errori e grossolanità, come ad esempio la recitazione di alcuni attori che risulta a tratti forzata, però, nel complesso, non stona con il clima dell’opera che quantomeno non ha la pretesa di essere cinema verità.
La canzone della notte è stata presentata sabato 11 giugno al cinema Aquila all’interno del Fantafestival 2011.
Produzione: Gothic Produzioni
Regia: Giovanni Pianigiani
Interpreti Principali: Frank Amore, Yassmin Pucci, Lucia Piedimonte, Stefano Santerini
Italia, 2008
Salve, recensisco filmper un’ezine indipendente, Terre di Confine. Come posso fare per vedere il tuo film e recensirlo ? grazie