JUNO – Jason Reitman
Juno è un’adolescente incinta che, con estrema lucidità, decide di dare in adozione il nascituro in accordo coi genitori. Vuole esser lei stessa a scegliere i genitori adottivi, ricercati tramite un semplice annuncio. Incontra così una coppia di benestanti, Mark e Vanessa, che sembrano adatti al ruolo e smuovono la simpatia della ragazza. Juno inizia a frequentarne la casa e, col procedere della gravidanza, stringe amicizia con Mark con il quale condivide la passione della musica.
Vanessa, però, non apprezza determinati comportamenti del futuro papà e Juno, col passare dei giorni, si convince che Mark, a differenza di Vanessa, non è in grado di sostenere tale responsabilità …
Film indipendente che ha sbancato al botteghino, diretto da Jason Reitman, sceneggiato da Diablo Cody (nota blogger americana ed ex-spogliarellista vincitrice dell’Oscar come miglior sceneggiatura originale, il Bafta Award e il prestigioso premio della Writers’ Guild of America), Juno, vincitore del premio come miglior film alla Festa del Cinema di Roma, è un lavoro leggero, piacevole, sorretto da una forte ironia, centrato secondo lo sguardo di una sedicenne su cui è calata una forte responsabilità.
Juno è una ragazza schietta, sopra le righe, di eguale temperamento sono i genitori che, con estrema semplicità e senza drammi, accettano lo stato della figlia appoggiandone le decisioni. Jason Reitman non vuol essere moralista, ci dispensa dall’elargire inutili (quanto facili in questo caso) sermoni e non lascia passare sottobanco tematiche politiche care agli americani (e non solo): un’adolescente incinta che rifiuta di abortire, l’atteggiamento non coercitivo dei genitori, la scelta di una donna divenuta single di diventar mamma. Il regista, naturalmente, gioca col capovolgere alcuni luoghi comuni, proprio per stimolare la riflessione dello spettatore.
Ma il corso delle proprie scelte cambia ed evidentemente cambia anche il modo di affrontare una situazione difficile, con Juno che sembra avere la consapevolezza di quello che è giusto fare, che si adatta e muta la propria pelle. Una ragazza simpatica, aperta, che reagisce e supera le difficoltà e i giudizi della gente e degli stessi compagni, proprio perché è lei in primis ad accettare l’avvenimento, ad elaborarlo, viverlo e filtrarlo attraverso i propri principi, e miscelarlo con nuovi percorsi. Un percorso difficile che la porta a comprendere anche se stessa, nel rispetto della creatura. Ellen Page, dall’espressione dolce e decisa, carica il suo personaggio di personalità e humor, in un connubio di amara ironia che permea l’intera pellicola. Sicuramente consigliato.