JOURNEY TO THE WEST CONQUERING THE DEMONS – Stephen Chow, Derek Kwok
Una piccola e il suo papà giocano sulla riva, quando una sorta di pesce-mostro divora l’uomo. Uno scapestrato di nome Xuanzhang, un poco plausibile cacciatore di demoni, cerca di allertare il villaggio di pescatori sul pericolo incombente, ma viene sbeffeggiato e legato, proprio mentre una creatura dagli abissi emerge per inghiottire gli increduli abitanti. Il ragazzo, insieme ad un’altra cacciatrice di demoni, Duan, sconfigge il demone che torna nella sua forma originaria: un essere umano.
Basato sul classico cinese Journey to the West, scritto da Wu Cheng’en, l’apoteosi mistico-demenziale creata da Stephen Chow e Derek Kwok esplode sui nostri schermi in una sinfonia di colori e suoni, rivelando una passione smisurata per l’avventura e un desiderio di costruire un micro-mondo tipico delle epopee fantasy. Il reame magico del film si cesella per situazioni (il villaggio di pescatori, il ristorante ricolmo di morti, … ) in cui si muovono i due protagonisti, Xuanzhang e Duan, affrontando pericoli di ogni genere, dai pesci mutaforma al cuoco con la pelle di gomma che cela una pelle porcina-demoniaca (!!).
In questi contesti le soluzioni comiche si alternano alle virate orrorifiche, con una gestione delle scene sempre ritmata e mai tirata per le lunghe, attraversando un caleidoscopio di personaggi e particolari che riempiono la scenografia, tali da farci scendere più di un gradino nelle nebbie del mondo immaginario ricreato; rischiando di farci perdere in meandri incantati dove camaleontici cambi di umore (esemplare la scena in cui vi è il finto assalto del gruppo cacciatore sia di demoni che di cacciatori di demoni),combattimenti senza esclusione di colpi e bizzarrie varie concorrono a presentare Journey to the West conquering the demons come una delle più intense saghe fantasy degli ultimi anni.