JADE WARRIOR (JADESOTURI) – Antti-Jussi Annila
Un lieve vento che lascia ondeggiare i capelli, un caldo abbraccio. La neve macchiata dal sangue, un uomo e una donna davanti ad un manufatto … da proteggere per l’eternità. La leggenda epica di Kalevala che rivive nella Finlandia di oggi, l’eterna battaglia tra il bene e il male che si interseca in un lasso atemporale.
Una donna si libera di vecchi manufatti orientali appartenenti al suo ex-ragazzo, un giovane fabbro, donandoli a un antiquario che sembra particolarmente interessato agli oggetti, specialmente a una sorta di scatola di metallo. L’antiquario decide di riportare la scatola al legittimo proprietario, ma il contatto con il corpo di quest’ultimo innesca una serie di ricordi che lo portano a ricordare frammenti di una sua vecchia vita. Si ricorda, così, di essere stato un guerriero metà finlandese metà cinese, del suo amore per una guerriera cinese e della lotta contro un terrificante demone, che lo aveva portato a imprigionare la creatura proprio nella scatola di metallo …
Non avevo mai sentito parlare di una co-produzione cinese-finlandese, capace di mescolare la mitologia finnica con gli elementi del wuxia cinesi. Il prodotto finale diventa un mescolone di poesia orientale (l’amore eterno, le arti marziali come danza del corpo in mezzo al vento, il disgregarsi dell’anima nelle sabbie del tempo … ) e tradizione nordica (leggende che affondano le radici in un sottobosco storico/fantastico immenso, rudezza dei protagonisti maschili in terre ghiacciate … ), anche se la preponderanza degli elementi cinesi si nota, specialmente a causa dei coreografici combattimenti corpo a corpo.
Il secolare amore che si cementifica in una promessa diventa prologo ed epilogo di un film che non presenta nulla di originale (se non lo strano connubio produttivo), lasciando trascorrere meno di due ore in maniera piacevole ma senza mai godere di quel guizzo creativo/visivo che avrebbe innestato una marcia in più. Jade warrior si accoda alla miriade di wuxia già presenti sul mercato e, nonostante la buona resa registica/coreografica, non riesce ad amalgamare le diverse tradizioni in un connubio incisivo.
Mettete le mani su Jade warrior solo se siete degli aficionados del genere, altrimenti potrete accostarvi al genere proprio con questo film. Personalmente non si va oltre la sufficienza.