I FOLLI … SIETE VOI! – Vincenzo Bellini
Tra i corridoi di un ex-ospedale psichiatrico si affastellano i ricordi dell’allora direttore, pensieri che nascondono terrificanti segreti. L’excursus nel tema della follia, morbosamente descritta, è il fil rouge che col(lega) l’incrociarsi narrativo di questo cortometraggio firmato da Vincenzo Bellini (suo anche il montaggio, a quattro mani con Irene Bellini, e il taglio fotografico) e della IcarusFilm, su soggetto di Anna Peri. Ma chi è Vincenzo Bellini?
Innazitutto un autore prolifico in grado di mettere in piedi ben venti lavori in sei anni, film che vanno dall’horror (I Bambini Perduti nel Bosco, El Anim id a Santa, Il Contratto, Enki – Un Idiota in Giro nello Spazio, La location, Harlequin e, appunto, I Folli … siete voi!) alla commedia (lo stesso Enki, La Cena della Beffa, Faccia da Schiaffi, I 2 Bari e Chi ha visto Pasquale?), passando per il documentario (Linea Gotica e Backstage) e il sociale (No!, L’ultima farfalla). Quindi regista etereogeneo, anche dal punto di vista visivo.
Questa di cui sopra è premessa doverosa per chi, volendosi addentrare nella conoscenza di questo autore, voglia approfondirne il percorso creativo e di riflessione sulla messa in scena che lo ha portato alla realizzazione di questo I Folli … siete voi!. Siamo di fronte ad un corto che, in linea di massima, possiamo definire riuscito, in primis perché prende l’idea e la porta fino in fondo, contrappuntandola, abilmente, con Per Elisa di Ludwig van Beethoven e con la litania de La Casa di Sergio Endrigo, poi perché possiede i tempi, i toni e gli interpreti giusti, strutturati per combaciare con una tale storia, oltre ad un impianto visivo consapevole. Peccato, però, che poi tutto questo “castello” crolli miseramente sul parrucchino con cui viene agghindato l’interprete principale, altresi calvo. Autogol (in)consapevole e clamoroso, buccia di banana criminalmente buttata di fronte al proprio percorso, altrimenti immacolato.