I’M HUNGRY, HONEY! (HO FAME, TESORO!) – Antonio Criniti
Un uomo sottomesso al potere della compagna, è costretto a trangugiare i disgustosi pasti che questa gli prepara. Un giorno la donna gli serve, spudoratamente, del cibo per maiali. Il limite della decenza è sicuramente stato superato e la follia vendicativa dell’uomo prende il sopravvento.
È vero, nella coppia non esistono più ruoli fissi, uomo e donna ricoprono a vicenda incarichi e compiti che fino a qualche decina di anni fa sarebbero stati decisamente una caratteristica peculiare dell’uno o dell’altra. È anche vero che diventa sempre più difficile trovare una donna che si dedichi alla cucina con la stessa passione con cui lo fanno le nostre nonne e le nostre mamme … e questo ai due registi del corto non deve proprio essere andato giù.
I’m hungry, honey! [6’29’’] di Antonio Criniti e Andrea “The Maniac” mette in scena la rivincita di tutti quei mariti ossessionati da una moglie dittatrice e che, oltretutto, non riesce neanche a metter l’acqua della pasta sul fuoco. Il nostro Andrea “The Maniac”, che è anche il protagonista della storia, cova rancore fin dall’inizio, per via dei troppi orrendi piatti ingurgitati con finto gusto, per non incorrere nella furia della moglie aguzzina.
Vive gli unici momenti ilari della giornata chiuso in bagno a sfogliare riviste di cucina: immaginarsi sazio di piatti prelibati è un sogno a luci rosse ed è proprio quando, gaudente e seduto sulla tazza, si immagina masticante, che la megera entra in scena con la sua voce stridula, e lo invita a tavola. Sarà l’ultima volta. Da qui in avanti il corto si trasforma in uno splatterone fatto in casa, come suggerisce il nome stesso della casa di produzione. Occhi infilzati da forchette e poi degustati, dita-wrustel così morbide che si tagliano con un grissino, intestini a forma di tagliatelle, e una meravigliosa testa in cartapesta cotta al microonde.
I’M HUNGRY, HONEY! scorre con piacevolezza ed è ruspante, diverte. I due attori si seguono con piacere, anche perché non vogliono assolutamente calare lo spettatore in un’atmosfera di realismo [vedi l’urlo di “The Witch” in un loop infinito].
Lodi al duo di autori caserecci: idea semplice ma efficace, realizzazione rustica, trucchi ed effetti dal sapore misto [e di sapori qui è proprio il caso di parlare] fulciano e da “lavoretti con la forbice dalla punta arrotondata de l’Albero Azzurro”.
VOTO: 8/10
Una produzione Home Made Horror
Con Andrea “The Maniac”, Emma “The Witch”
Scritto da Antonio Criniti
Tratto da un’idea di Antonio Criniti
Effetti speciali di Antonio Criniti e Andrea “The Maniac”
Prodotto da Antonio Criniti
Diretto da Antonio Criniti e Andrea “The Maniac”