GODZILLA – Gareth Edwards
Siamo alla fine degli anni ’90, Joe Brody (Bryan Cranston) lavora con sua moglie Sandra (Juliette Binoche) ad un reattore nucleare in Giappone. Da un po’ di tempo lo spazio sottostante la centrale viene interessato da alcune scosse sismiche a cui nessuno pare dare molta importanza, dato anche il numero e la frequenza che di solito interessano l’isola nipponica.
Joe, però, è uno scienziato meticoloso, talmente concentrato sul proprio lavoro da dimenticarsi persino del compleanno; egli non accetta la versione ufficiale data dai militari e il connubio di istinto ed esperienza personale lo portano a credere che quelle non sono delle semplici scosse sismiche, ma qualcosa di più minaccioso. Proprio il giorno del suo compleanno, un terribile incidente coinvolge il reattore e la moglie più altri stimati colleghi perdono la vita, da allora Joe dedica il proprio tempo e la propria intelligenza alla risoluzione di un enigma che non smetterà mai di tormentarlo per tutta la vita: “Cosa c’era li sotto?“
A quindici anni esatti da quel tragico incidente, seguiamo la vita del figlio di Joe, Ford (Aaron Taylor-Johnson) felicemente sposato con Elle (Elisabeth Olsen); lui militare esperto nel piazzamento, innesco e disinnesco di ordigni esplosivi di alto livello, lei medico dotato di grande sensibilità e tatto. Ford tenta sempre di tenere moglie e figlio il più lontano possibile da Joe, che nel frattempo è diventato uno scienziato ossessionato dalla perdita, devastato al punto da passare gli ultimi quindici anni della propria vita a raccogliere informazioni e campionare dati, per dipanare la matassa aggrovigliatasi il giorno del tragico incidente. Nel frattempo, il luogo del disastro e il circondario vengono dichiarate territorio off-limits, in quanto soggette a possibile contaminazione, compresa la vecchia casa della famiglia Brody.
Joe continua imperterrito a violarne i confini, noncurante di infrangere la legge e, dopo l’ennesima infrazione, tenta di convincere il figlio Ford che le sue non sono solo delle assurde teorie, bensì del più grande caso di insabbiamento della storia. Cumuli e cumuli di bugie per tentare di celare la “cosa” che dorme al di sotto del terreno, un essere così imponente da poter riportare l’umanità all’età della pietra …
Gareth Edwards si è fatto conoscere al mondo con l’ottimo Monsters che, nonostante il budget limitato per un monster-movie, rimane un film per nulla scontato, che fa dei suoi limiti la propria forza. La grandezza di Edwards, qui supportato dalla penna di David Callaham, è sempre stata quella di riuscire ad inserire vicende umane (amalgamandole senza brusche interruzioni) con eventi catastrofici che, tanto in Monsters quanto in questo film, sconvolgono il pianeta Terra. L’appassionato di mostri non rimarrà deluso da questa pellicola, tanto meno l’appassionato di Godzilla, che qui rappresenta a tutti gli effetti l’eroe positivo della storia, colui che da secoli è in grado di riportare al centro l’ago della bilancia che oscilla tra natura e uomo, come ribadito dallo scienziato Ishiro Serizawa (Ken Watanabe) “L’arroganza dell’uomo è pensare di avere la natura sotto il proprio controllo e non l’esatto contrario“.