FULL DI MORTE – Sandro Sandroni

Un ragazzo, interpretato da Luigi Ponzoni, gioca a carte con un avversario che improvvisamente si scopre esser stato accoltellato. Intorno alla partita e al protagonista avvengono eventi strani che lo portano a scontrarsi col passato, e col fratello … defunto da anni.

Full di morte presenta una storia debolissima ed è presentato in una maniera talmente oscena da osannarlo come trash. Vincitore, giustamente, del premio biz-zarro al The reign of Horror Short movie award 2012. Sandro Sandroni è identificato nell’underground con il titolo di Maestro e, per carità, nessuno si azzardi a togliergli tale epiteto visto che nel suo campo lo è veramente: è stato in grado di infarcire la brevissima pellicola con errori a dir poco grossolani, capaci di innalzarla a livelli trash irraggiungibili. A nessun altro regista verrebbe in mente di non ripetere il ciak dopo che l’attore sbaglia battuta, di inserire rumori di fondo quali colpi di tosse e risatine, nessun regista consiglierebbe alla sua stella di guardare dritto in camera e sorridere, anche quando dovrebbe morire di paura. Ineguagliabile.

Un corto che deve essere guardato per comprenderne la sottigliezza e l’arguzia che vi sono dietro, un “enigma cinematografico indipendente“, o almeno così si descrive Sandroni, il cui si lascia andare di fronte ad una semplice domanda: “quand’è che hai cominciato a sviluppare una vena artistica?“. Nel seguito la risposta del regista: “Classe 1968, lodigiano e più precisamente bertonicense, inizia tardi (2008) la carriera da regista/sceneggiatore. A quarant’anni suonati impugna la telecamera casalinga e contatta Luigi Ponzoni (giovane amico della figlia Claretta), attore improvvisato ma di spiccatissimo talento. Insieme cominciano da piccole cosette, come un mini corto “Crepa puttana crepa!” (vincitore della quercia d’oro al festival di Piumazzo), ma è da “Amorhorror” e, soprattutto, “Full di morte” che le cose cominciano a cambiare veramente.  L’incontro con il social network più famoso del mondo e l’iscrizione di “Full di morte” al The reign of Horror Short movie award 2012 sono la goccia che fa traboccare il vaso. Primo vero festival riconosciuto a cui partecipa Sandro e subito vince il premio biz-zarro. Il suo gruppo su facebook cresce giorno dopo giorno e così anche le visualizzazioni dei suoi lavori. Gira “Il mostro del fiume” che diventa istant cult all’uscita … i registi indie italiani cominciano a mettergli gli occhi addosso denigrandolo sin dall’inizio, ma Sandro questo lo sa e non può che fargli piacere. Sandroni è personaggio di rottura e di fitto mistero cinefilo e umano. Ora sta preparando il prossimo corto “Morte mortale” che sarà, indiscrezione assoluta, una destrutturazione metacinematografica totale sul cinema slasher … “.

Ma Full di Morte è solo il secondo corto di Sandroni. Proprio da pochissimo, infatti, i deliranti fan, possono ammirare in streaming il suo nuovo lavoro Morte Mortale.  Quest’ultimo è definito come “omaggio diretto all’arci-noto “Full di morte” ma anche esperimento di terrorcomedy scanzonata”. Probabilmente Sandroni, come suo solito, dall’alto della sua sapienza, troverà il modo di mandarmi a morire ma io, nella mia bassenza, non potrò far altro che acconsentire in silenzio.