FREAKS – Adam Stein, Zach Lipovsky
Chloe sembra rinchiusa in casa dal padre, timorosa di esporla a non meglio precisati rischi del mondo esterno. Tuttavia la nenia proveniente dal camioncino dei gelati che, ritmicamente, sembra accostarti proprio di fronte casa della piccola, la attrae inesorabilmente. E l’uscita sarà inevitabile. Ma … perché ci sono cartelloni con esposti (apparenti) esseri umani che piangono lacrime nere?
Quello che sembra un thriller, offre rapidamente sensazioni da horror per poi virare verso una sorta di fantascienza pseudo-distopica, che trova la sua forma nelle lacrime nere che scivolano lungo le guance. Adam Stein e Zach Lipovsky avevano sicuramente in testa il colpo di scena finale prima di costruirci intorno una storia, un twist-plot che regge e, elemento più importante, che non delude. Ripescando anche attori come Emile Hirsch e Bruce Dern, Freaks è un godibile low-budget spolverato da richiami di pellicole recenti e passate.
Il budget diviene croce e delizia del film, mostrando in più punti pecche che non fanno elevare Freaks oltre la sufficienza, ma anche giustificandone alcune ingenuità a favore di una messa in scena funzionale alla trama.
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