FRATTURA – Omar Pesenti
Dopo avere ucciso una donna, un uomo si risveglia nel proprio letto. Accanto a lui giace la sua ragazza. Come tutti i giorni si reca al lavoro in ufficio e, come sempre al termine della giornata, rientra subito a casa; nella stanza da letto, la ragazza dorme ancora. L’uomo, senza fare rumore, raccoglie un astuccio contenente siringhe ipodermiche, ma il sole sta già tramontando …
Breve, pulito, incisivo, semplice ma appassionante come un romanzo d’appendice. E molto cari alle appendici narrative sono anche i temi che compongono la drammaturgia di Frattura: i vampiri e l’amore.
Il corto si apre con la riproposizione del parallelismo bunuelliano: la luna e l’occhio. Nel nostro caso nessuna incisione però [o almeno non ora e non di un occhio]; la luna serve solo a dare inizio alla giornata di un’infortunata vampira, costretta alla degenza a causa, appunto, di una seria frattura ad una gamba e l’occhio della creatura della notte si apre di scatto per rispondere al richiamo dell’astro.
Moderna Lilith [madre di tutti i vampiri], la nostra protagonista trova il suo Adamo in un normalissimo impiegato d’ufficio. L’uomo si trova ad essere ingabbiato dalla sensualità della non morta, e dalla sua [momentanea] fragilità. Come ipnotizzato dal canto delle sirene non può che assecondare la richiesta di protezione e d’amore della vampira.
Un impiegato che si ritrova a dover sdoppiare la sua vita: di giorno continua a interpretare la sua vita d’ufficio; di notte diventa un tutt’uno con la sua amata.
Omar Pesenti, alla sua seconda opera [e con un passato da critico cinematografico su riviste online], si dimostra a suo agio nel ricreare atmosfere da dark-novel, amplificate oltre che dalla tematica, anche dall’ottimo lavoro fatto sulla fotografia, che caratterizza ogni location con un colore e un’aria più o meno calda. Il regista sembra voler citare anche il mondo del fumetto quando gioca, umorista, con i suoi stessi personaggi: “Non potrei vivere senza di te”, scrive la vampira su un foglio per il suo amato. Sono parole in cui prevale la donna innamorata o la predatrice fredda e raziocinante che sa di non poter procacciarsi da vivere per via della frattura?
Lo stesso umorismo si ritrova nello sketch dell’ufficio dove il nostro protagonista, in cerca di informazioni sulla coagulazione del sangue su Wikipedia, si trova di colpo alle spalle il capo [braccia conserte e postura da rimprovero]. Il lavoro di Omar Pesenti è molto ben girato, oltre che ottimamente fotografato, e ben recitato. Il regista e co-sceneggiatore [assieme alla vampira Veronica Borgo] riesce perfettamente nella scrittura del suo corto, trattando il tema della “vita di coppia” in modo diverso e non scontato, e appropriato al linguaggio del “genere”.
Il regista sceglie saggiamente (visto il budget risicatissimo) di non abbandonarsi alla realizzazione di effetti speciali splatter miserrimi, che avrebbero abbassato il livello di realismo della storia. Nessun omicidio costruito su scene gore quindi; molto [quasi tutto] avviene fuori scena. Pesenti ci fa spiare solo qualche brevissimo momento dei pasti cannibalici della non-morta durante i titoli di coda. Ciliegina sulla torta è la colonna sonora firmata dal compositore Ron Mesa.
VOTO: 7.5/10
Frattura [9':23"]
REGIA:Omar Pesenti
ATTORI PRINCIPALI:Jacopo Del Santo, Clara Zanoli, Veronica Borgo
SCENEGGIATURA: Veronica Borgo, Omar Pesenti
MUSICHE: Ron Meza
FOTOGRAFIA: Omar Pesenti
MONTAGGIO: Omar Pesenti
Italia, 2007