FINALE – John Michael Elfers
Sean viene ritrovato impiccato presso la casa del nonno. La sua famiglia cerca di dare una spiegazione a questa morte, e soprattutto la madre, Helen, non riesce a capacitarsi del fatto che il figlio si sia volontariamente tolto la vita. Intanto la figlia frequenta un corso che è solo una copertura per rituali satanici con connessi omicidi.
Dilaniata dalla negazione e dalla paranoia che minaccia la sua sanità mentale e la vita di sua figlia, Helen capisce che vi è un’unica possibilità di salvezza: affrontare il demone che si nasconde negli specchi.
Indagando sulla vita passata del figlio, la donna si ritrova in mezzo ad un terribile walzer dove spettri, intrighi, bugie e orrori vari le danzano intorno. Helen rasenta la follia ma, inferocita sempre di più e consapevole che forze sataniche le hanno rubato il figlio, pur di salvare quello che resta della famiglia, decide di andare fino in fondo. Fino all’inferno.
Come dice John Michale Elfers, FINALE è un film sull’amore e sul desiderio. L’amore di una madre per la sua famiglia, di una fidanzata abbandonata che cerca di liberare l’anima del ragazzo morto, il desiderio di alcuni adepti che hanno stretto un patto col diavolo in cambio del piacere. Girato in super 16 mm per catturare l’autentica atmosfera degli anni ’70 con alcuni effetti speciali – come da Elfers ammesso – presi in prestito dai primissimi film di magia, FINALE mostra l’influenza di molti film di genere di quel periodo e di quelli che seguiranno subito dopo. Richiama Suspiria, Hellraiser come Rosmary’s Baby. Purtroppo, però, tali influenze sono fin troppo evidenti e anche se ispirato ad un evento che ha realmente traumatizzato la vita del regista (il suicidio del fratello maggiore), il film non gode di uno script originale, subisce momenti scoordinati e privi di logica, è abbastanza prevedibile e ha tempi di risoluzione lentissimi.
Ricordo che ci troviamo di fronte ad un’opera prima, dal quale emerge un tentativo malriuscito di creare un’opera di impatto. Un paio di scene gore rendono il film più colorito, la recitazione è convincente. Ma quello che rende interessante il film è sicuramente la scelta delle location, infatti i set scelti per le scene girate in esterna sono autentici, frutto di diverse ricerche svolte dal regista e dal suo staff.
Da segnalare la presenza nel cast di Domiziano Arcangeli, che noi già conosciamo per aver preso parte al film di Domiziano Cristopharo House of the flesh mannequins.
VOTO: 5/10
Regia: John Michael Elfers
Sceneggiatura: John Michael Elfers
Fotografia: Ryan Stevens Harris
Cast: Carolyn Hauck, Suthi Picotte, Elisabeth Holmes, Steven Nieport, James Johnson, Brad Barnes, Domiziano Arcangeli, Michelle Aston, Natasha Blasick, Warren Bryson, Maria Jenkins
USA , 2009
Durata: 93 min.
You meant rightly so to mention actor/producer Domiziano Arcangeli being one of the Stars of this film, but it seems like both names of the actor and director of “House of Flesh Mannequins” to whom this article is linked,have disappeared! Just an error? May you correct? Thank you, David, a big fan of both Domiziano’s!