FEVER DREAM – Alessandro e Giuseppe Modica
Un ragazzo si sveglia in una stanza bianca e spoglia. È solo e l’unico oggetto presente all’interno del luogo è un piccolo braccialetto, anch’esso incolore come il resto dell’arredamento. Subito dopo la telecamera inquadra una vasca sporca di sangue e di nuovo il ragazzo davanti allo specchio.
Con la visione del secondo cortometraggio realizzato dai fratelli Modica si ha la certezza che è possibile realizzare un’opera visiva spaventosa senza avere grosse somme di denaro. Questa piccola opera a costo zero nel suo “piccolo” incute paura, angoscia e malinconia. Fever Dream non è altro che un incubo catturato dalla macchina da presa, dove le azioni che si susseguono non sono altro che ricordi ed emozioni provenienti dal passato, rivissute sotto forma di sogno. Tutto ciò che vediamo sullo schermo è un insieme di ricordi del protagonista, trasfigurati in un braccialetto o in un giocattolo, e infettati dalla paura.
Dal punto di vista tecnico non si sarebbe potuto far meglio. L’elemento pro-filmico dell’opera funziona perfettamente, la macchina da presa è sempre al posto giusto, riuscendo a creare suggestione e suspance, la fotografia è ben curata (anche se aggiustata in post-produzione) e il montaggio è sopra la media. A tutto questo si aggiunge anche un effetto foschia tipico della saga videoludica Silent Hill che riesce ad aggiungere un tocco in più all’atmosfera eterea.
VOTO: 8.5/10
Durata: 2 min. 43 sec.
Regia: Alessandro e Giuseppe A. Modica
Cast: Alessandro Modica
Sceneggiatura: Alessandro e Giuseppe A. Modica
Musica: Vladimir Ussachevsky
Fotografia: Alessandro Modica
Montaggio: Alessandro Modica