ZOMBIES & CIGARETTES – Rafael Martinez, Iñaki San Román
Xavi è il classico ragazzo un po’ sfigato, maldestro e ovviamente innamorato di un’amica che nemmeno si accorge di essere oggetto delle sue sottili attenzioni, presa invece dai modi grossolani del last action hero della situazione (dall’evocativo nome di Kendo). Ma quando nel centro commerciale dove i tre lavorano arriva dal nulla un’orda di zombies, il prode macho (che secondo un copione visto mille volte, non perde occasione per ridicolizzare Xavi per far colpo su Carol) soccombe mentre Xavi soccorre Carol e ha l’idea risolutoria.
Nel suo inciampare per il mondo Xavi aveva, infatti, precedentemene colpito un fattorino che trasportava delle scatole ricolme di boccette di profumo, facendole cadere a terra in mille pezzi. Xavi pensa quindi di salvare la pelle e di conquistare finalmente Carol facendola cadere tra le braccia dell’eroe salvatore, dando fuoco alla pozza di profumo nella hall del centro commerciale facendo ardere gli zombies. Carol e Xavi escono quindi allo scoperto ma il piano di Xavi sfuma perchè inspiegabilmente gli zombies si sono smaterializzati. Carol si dimentica quindi in fretta di Xavi che si allontana in solitudine, con cuore e sogni di gloria infranti.
Fa specie vedere uno zombie-movie finanziato da un ente pubblico (Governo regionale di Navarra) … ma così è, e la disponibilità di mezzi finanziari si fa vedere su tutti i fronti: ottima fotografia, ottima regia, attori esperti e perfettamente calati nella parte, buone scelte stilistiche e narrative, colonna sonora curata. Ottima la caratterizzazione dei personaggi, per quanto stereotipata secondo canoni visti e rivisti: lo sfigato romantico, il macho spaccone, la donzella che frantuma il cuore allo sfigato per preferirgli il tutto muscoli. Tuttavia non è facile delineare una chiara fisionomia dei personaggi in meno di 10 minuti e ricorrere a schemi usati e abusati ci sta, soprattutto quando gli attori sono capaci e riescono a interpretare queste maschere e dar loro vita in modo che lo spettatore empatizzi in fretta con le varie vicende.
Particolare la scelta d’inserire una vena di leggerezza e velata ironia che attraversa tutto il corto rendendo a tratti un vago clima da sit-com, resa talvola semplicemente dalla musichetta blanda in sottofondo nel centro commerciale o dai modi goffi di Xavi. Scelta che se da un lato può essere un punto di forza, dall’altro lato finisce per stemperare eccessivamente la tensione e minare la credibilità della storia. In effetti la comparsa degli zombies finisce per essere nient’altro che un evento qualsiasi inserito nella puntata quotidiana della sit-com romantica. L’horror rimane sullo sfondo, pur essendo il perno attorno cui ruota tutta l’azione. La vicenda horror non ha un finale vero e proprio ma rimane abbandonata a sè: è iniziata dal nulla e termina nel nulla mentre il film si chiude rimarcando la vicenda umana di un Xavi a cui la fortuna continua a voltare le spalle.
Corto tecnicamente di ottimo livello sotto ogni aspetto, visibilmente opera di mani esperte e che ha fatto incetta di premi nei festival internazionali ma che, a mio avviso, non riesce a trasmettere granchè. Un’ottima riproduzione, perfetta in ogni particolare. Ma non è un Picasso.
Cliccando qui potete visionare il corto intero, in lingua originale con sottotitoli in inglese, sotto trovate un assaggio.
VOTO: 6.5/10
Regia: Rafael Martinez, Iñaki San Román
Soggetto: Iñaki San Román
Cast: Samuel Viyuela Gonzales, Aroa Gimeno, Javier Rìos, Paco Hidalgo
Spagna, 2009