VIGILANZA NOTTURNA – Francesco Borrasso
Un uomo attacca ferocemente altre due persone. Apparentemente in preda ad un raptus, morde la carne dei malcapitati fino a lacerarla, per poi scappare via impunito. E’ notte, ora in cui un cambio di turno porta due ragazzi ad attendere sino al mattino che tutto vada bene nell’azienda dove lavorano. Entrambi sanno cos’è successo per cui sono particolarmente vigili … ma comunque impotenti di fronte all’avanzata degli zombie.
Il lavoro di Francesco Borrasso balza continuamente dall’indipendente all’amatoriale (la linea non è sottile) al punto da non far capire allo spettatore se l’intento è ironico o meno, e in questo caso, intraprendere una direzione sarebbe stato più proficuo.
Le imperfezioni tecniche, purtroppo, sono presenti. Quello che non capisco non è il fuori fuoco della ripresa (anche se nemmeno questo è molto giustificabile), ma addirittura l’ombra del regista con la videocamera sulla scena, o peggio sulla maglia chiara dei protagonisti. Penso che chiunque voglia uscire dalla catalogazione amatoriale debba riuscire almeno a fissare questi problemi, visto che occorre semplicemente prestare maggiore attenzione alla messa in scena e/o all’organizzazione delle riprese. Attenzione, qui non parliamo di problemi di budget: questo è un altro annoso problema ben più complesso da superare.
Gli attori si impegnano, si vede, tuttavia non riescono mai ad essere verosimili, principalmente a causa di una dizione non sempre perfetta e di un’inesperienza di fondo. Inoltre sarebbe stato più adatto assegnare il ruolo di guardia ad attori meno giovani. Una nota: sparandosi in bocca la canna va inserita dentro il cavo orale sia per essere sicuri di centrarsi il cervello (e soffrire di meno), sia perchè si evita di far saltare labbra e denti (cosa che di istinto si fa, nonostante si stia per suicidarsi).
I trucchi e il make-up sono rozzi, specialmente quelli degli zombie (come potete vedere nelle foto) elemento su cui si doveva puntare maggiormente. Così VIGILANZA NOTTURNA sembra essere stato creato in meno di 2 giorni giusto per filmare uno splatter da far circolare tra gli amici.
Lo stesso lavoro, diretto con maggiore calma e organizzazione, oltre che cura dei particolari, avrebbe reso sicuramente di più. Dare un taglio più maturo con una componente drammatica più accentuata avrebbe aiutato.
VOTO: 2.5/10
Regia: Francesco Borrasso
Sceneggiatura: Emanuele Mattana