TOMORROW WAR – J.L. Bourne
Due agenti governativi super-addestrati vengono mandati in missione in Medio Oriente per scatenare un attacco informatico, le cui devastanti conseguenze non sono note neanche a loro. L’assalto riesce e, da quel momento in poi, il mondo è gettato sull’orlo del collasso, causa principale il crollo dell’economia americana che innesca una miccia capace di annientare la società come oggi conosciuta.
Uno degli agenti, il quasi anonimo Max, realizza quanto causato, e tenta di aprire uno spiraglio nelle maglie del nuovo Ordine che si sta innestando.
Dopo la saga degli zombie nota in Italia come Diario di un sopravvissuto agli zombie, l’ufficiale della Marina Militare Americana J. L. Bourne torna a descrivere un mondo post-apocalittico, abbandonando i morti viventi e poggiando sul palco come nemici dell’umanità i militari stessi, quelli soggiogati dal potere e capaci di premere il grilletto su civili inermi. Ancora una volta, lo scrittore statunitense predilige l’azione e la descrizione tecnica delle strumentazioni utilizzate dal protagonista (velivoli, armi, … ), all’approfondimento psicologico dei caratteri che affollano il romanzo. Questo, naturalmente, agevola la frenesia del racconto e concentra l’attenzione sulle singole scene, a discapito dell’empatia verso i protagonisti, la cui sorte interessa relativamente in quanto non si ha modo di affezionarsi.
Tomorrow war è un romanzo post-apocalittico che si lascia leggere fluidamente, senza registrare situazioni memorabili o innovative invenzioni di trama, ma mantiene una linea di tensione costante che rende piacevole la lettura, in particolar modo agli amanti del genere. Sufficiente.
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