THIS IS ENGLAND – Shane Meadows
Con l’Inghilterra dei primi anni ’80 come background, uno spaccato di storia civile si dipana attraverso gli occhi di un ragazzino di dodici anni, Shaun, un contraddittorio ometto indeciso sulla strada da seguire ma arrabbiato con il mondo per la morte del proprio padre impegnato nella guerra delle Falkland.
Un’Inghilterra dove la giovinezza viene vissuta non come una naturale crescita in ambienti familiari o accoglienti, ma come una drastica rottura imposta da un ambiente saturo di aspettative inesplose, districato tra cumuli di sporcizia morale che si affollano per diventare idoli da adorare, totem da osservare al calare del sole. Così il piccolo Shaun segue la prima bandiera che gli viene passata in mano, quella di una sorta di skinhead, e cade nella mischia. Un parapiglia dapprima trascinato solo da giovani come lui, per cui fondamentalmente slegato dalla violenza. Tuttavia l’arrivo di Combo, un adulto tra dei ragazzi, scuote l’aria intorno, tuonando epiteti razzisti e spingendo gli imberbi seguaci ad una corsa verso la follia che si respira in un’intera fascia generazionale di un paese.
Diretto con distacco da Shane Meadows, This is England spiazza per la sua documentaristica veridicità che spia nelle vite dei ragazzi per raccoglierne un monito da presentare alle future generazioni. Diretto con telecamera ferma, questo piccolo grande film si snoda tra rabbia e delusione in un connubio che pennella un’innocenza mai avuta. Il film è stato punto di partenza per due serie televisive collocate pochi anni dopo il finale del film.