THE SINFUL DWARF – Vidal Raski
Il film inizia subito senza mezzi termici a darci una pratica dimostrazione di che cos’è il weird, vediamo infatti il bruttissimo nano Olaf (Torben Bille) che passeggia con il suo bastone ed un cagnolino a molla, mostra il gioco a una ragazza che saltella sulle caselle disegnate col gesso sul marciapiede e, mentre lei si china a carezzarlo, le scarica una bastonata, trascinandola via. Olaf vive con la madre, ex cantante e spogliarellista alcolizzata; insieme gestiscono un ostello fatiscente. In realtà la donna passa il tempo con una sua amica a sbevazzare e rinverdire con assurdi teatrini canori la sua carriera artistica. Intanto Mary (Anne Sparrow) e il marito Pete (Tony Eades) hanno la brutta idea di prendere una camera nell’albergaccio. Subito sentono strani rumori e il nano che entra ed esce da una stanza buia.
Naturalmente allo spettatore è dato subito di capire che dietro una porta sbarrata Olaf tiene segregate un gruppetto di ragazze completamente nude che assoggetta ai suoi voleri con la droga, e le fa prostituire in una sorta di squallido harem. Dopo un’ora di questo delirio, fra amplessi vari, nudità, rumori, pupazzi a molla e siparietti caraibici, anche Mary verrà rapita dal nano che la stuprerà con un bastone obbligandola a cedere alle voglie dei suoi clienti.
Fortunatamente Pete riesce a scoprire il commercio di droga che passa nascosto nei pupazzi di peluche che il nano passa a un riparatore di giocattoli, avverte la polizia e, nel mentre, si getta in una collutazione sanguinosa.
Perfido e delirante come il nanerottolo protagonista, questo film danese ad opera di Vidal Raski è un vero focolaio weird che già dalle prime scene iniziali la dice lunga sul suo status di cult assoluto della corrente women in cage che nella prima metà degli anni ’70 stava attraversando il mondo cinematografico occidentale. Anche se normalmente i film sul regime carcerario al femminile (condito spesso e volentieri da sesso lesbico e violenza) vengono ambientati in riformatori/centri di reclusione, in alcuni casi, peraltro straordinari ma incredibilmente originali, l’ambientazione può essere una cantina o, come nel caso di questo “nano peccaminoso”, una soffitta.
The Sinful Dwarf (Il nano peccaminoso) è un film che non va solo visto ma “vissuto”, gli attori non sono un granchè, infatti alla protagonista si preferisce guardare le tette che le penose espressioni di angoscia ma, nonostante la povertà dei mezzi, la bruttura della confezione (oltrechè del nano) e lo squallore dei temi trattati, si lascia vedere bene. Sopratutto non si dimentica facilmente, come non si dimenticano gli infernali giochi a molla che infestano tutto il film, titoli di testa (peraltro bellissimi) compresi.
VOTO: 6.5/10
Regia: Vidal Raski
Sceneggiatura: Harlan Asquith, William Mayo
Cast: Torben Bille, Anne Sparrow, Tony Eades, Clara Keller, Werner Hedman, Gerda Madsen
Danimarca/USA, 1973