(THE RETURN OF) MACGYVER – Luigi De Conti
Era il 1986 quando cominciò ad andare in onda una sorprendente serie, MacGyver, che vedeva un ingegnoso personaggio che, puntualmente, finiva in una brutta situazione dalla quale si liberava costruendo più che funzionali marchingegni. La serie spopolò soprattutto tra gli adolescenti dell’epoca che, ahimè, cercavano di riprodurne i “macgyverismi” con risultati spesso fatali per le proprie abitazioni.
Serie da indimenticabili monologhi o musiche, MacGyver ha colpito così profondamente Luigi De Conti che decide di dirigerne un omaggio. Abbandonato temporaneamente l’horror per vestire i panni dell’agente segreto in servizio per la Phoenix, De Conti ci fa sorridere con determinate battute e aggrottare le sopracciglia di fronte alla sua bomba telecomandata (in merito si noti l’eloquente sguardo della dottoressa Steward). Il corto ricalca le pause e le movenze dell’originale, le riflessioni eterne, ma anche alcune lacunosità e incoerenze dell’originale, qui esasperate dall’assenza di budget.
Sebbene mi permetto di avere toni ilari nei confronti di De Conti, il regista nostrano si impegna sempre molto nei suoi corti (questo anche sottotitolato in inglese) e, passando di film in film, lima un po’ le pesantezze dei corti precedenti. Anche in questo lavoro accanto a lui troviamo gli storici compagni William Della Pietra e Daniele Del Negro. Siamo palesemente di fronte a un giochino dove il nostro amico regista si è tolto uno sfizio … probabilmente anche Luigi era uno di quei ragazzi che distruggeva la cantina del babbo emulando il grande Mac.