THE LAST EXORCISM 2 – Ed Gass Donnelly
Il dottor Merle accoglie Nell, reduce da un tentato esorcismo per liberarla dal demone Alabam che la possedeva, all’interno di una struttura per giovani donne disadattate. Qui in qualche modo riesce a sforzarsi di dimenticare il passato conducendo una vita (normalmente) anonima, ma strane suggestioni la portano sempre più vicina ad un mondo dove solo il male può regnare.
Abbandonate le sperimentazioni del Point Of View che aveva sospinto il capostipite, The last exorcism 2 cerca di puntare su elementi orrorifici “classici” (sostanzialmente effetti sonori a volume elevatissimo) e intuizioni da teen horror assimilabili ad ogni età e pronte per ogni gusto. Il regista Ed Gass-Donnelly non si sforza in movimenti originali della cinepresa, né in soluzioni sperimentali, attestandosi su uno stile asettico.
La carta che gli sceneggiatori vorrebbero giocare è quella di una sorta di malia sessuale del demonio verso Nell, elemento molto interessante sulla carta ma che qui crolla miseramente nel baratro di una messa in scena poco credibile. La brava Ashley Bell si sforza di donare credibilità al personaggio e alla situazione (misticamente) erotica sussurrata da Alabam, ma non vi è alcun aiuto tra le righe del plot, e si naufraga verso una banalità assordante (anzi fragorosa se si considerano le risate che riecheggiano nel cinema).
Co-produzione firmata Eli Roth priva di sangue, mordente, tensione (eccezion fatta per la scena iniziale) e alcun interesse di prosieguo del plot. Inutile.