TERMINATOR 2 SHOCKING DARK – Bruno Mattei
Una Venezia del futuro devastata da disastri ambientali e da un virus, cupa e lugubre sotto un cielo che non lascia filtrare alcun raggio di luce. Nel sottosuolo vivono dei mutati, i quali vengono puntati da uno squadrone della morte chiamato Megaforce, un team di militari assoldati ufficialmente per indagare la situazione sottoterra, praticamente per ripulire la zona.
Con James Cameron come mattatore alle spalle, Bruno Mattei (con firma esterofila Vincent Dawn) scopiazza intere scene da Aliens – Scontro finale, si ispira pesantemente ai due capitoli di Terminator e inscatola una serie di situazioni trash glorificate da una colonna sonora aberrante. Questo è Terminator 2 – Shocking Dark, un agglomerato di tutine in gomma, sangue rossiccio, fumo a profusione per mascherare la dabbenaggine dei costumi e over-acting che supera anche il buon gusto.
Tuttavia, la firma di Bruno Mattei vale più di mille parole, un mestierante comunque capace di raschiare ogni lira del budget dal terreno appiccicoso su cui è stata scagliata e tramutarla in effetti speciali. Questo non significa essere in grado di costruire un lavoro degno, quanto limitare il tasso di indegnità, risultando anche piacevole a tratti, sempre se si ha quel sano spirito trash insito nel dna.
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