TASTE OF NOSTALGIA – Raymond Lau
La storia si svolge in estremo oriente, in uno di quei tradizionali chioschetti situati lungo strade poco trafficate, dove si mangiano zuppe calde e altri piatti tipici. Il protagonista è il proprietario del chiosco, che continua a lavorare con perseveranza nonostante l’età avanzata.
C’è un avventore impaziente che batte il pugno sul tavolo, ma il vecchio non riesce ad essere veloce come vorrebbe perché un’odiosa malattia, forse il Parkinson, gli impedisce di controllare la mano destra. Quando finalmente la minestra è pronta, l’avventore frettoloso ormai se n’è già andato e all’uomo non resta che farsi prendere dallo sconforto. Una nuova speranza, però, lo aspetta dietro l’angolo: gli basterà arrampicarsi sul tavolo per avvitare una lampadina per capire che non è tutto perduto, che la mano sinistra non lo ha tradito e può farcela ancora ad andare avanti.
Taste of nostalgia è un cortometraggio che racconta della speranza, di come sia facile perderla e di come sia sempre possibile ritrovarla, soprattutto cercando in noi stessi. La frenesia e l’impazienza della vita quotidiana si scontrano con la placida calma della senilità … non è chiaro chi ne esca vincitore. Il lavoro di Raymond Lau è piacevole, così come la colonna sonora, creando un valido che, tuttavia, non brilla per originalità. Un tema così delicato avrebbe necessitato di maggior respiro e approfondimento introspettivo, invece di cadere in una eccessiva e frettolosa drammatizzazione.