SPIN – Jamin Winans
Ecco un altro caso in cui sono l’immaginazione, la creatività e la visionarietà a bastare ai fini di una storia. Senza dialoghi, questo corto racconta di un uomo misterioso che (letteralmente) cade dal cielo con due pesanti valigie appresso. Piombato su un marciapiede, cammina fino all’angolo della strada e guarda le persone muoversi, nella loro quotidianità.
In seguito ad un “effetto domino”, egli apre le sue valigie e vediamo che si tratta di un D.J. (o forse lo ero in passato) ma questo D.J. si rivela essere un angelo. O qualcosa di simile. Ma i suoi piatti non diffondono musica: fermano e riavvolgono (oppure spingono in avanti) il tempo e gli eventi. Così, agendo su di essi, riesce a prevenire un incidente sul nascere. Poi un altro e un altro ancora.
Un po’ come in Ricomincio da Capo, dove la stessa scena veniva ripetuta più volte. Il D.J. preso dalla frustrazione finisce per modificare completamente la vita di tutti in modo che nessun incidente possa accadere e che tutti siano felici. Quando sta per richiudere le sue valigie, la bambola di una bambina si rompe e deve decidere se riaprire le sue valigie e ripararla oppure no.
Ho particolarmente apprezzato la storia e l’idea, ma penso che avrebbe potuto essere montato meglio (eliminando alcune lungaggini) per essere più inicisivo. Piacevole il finale.
VOTO: 7/10
Regia: Jamin Winans
USA, 2005