SPIDER DANGER – Andrea Ricca
Nello spazio più remoto, due meteoriti si schiantano sul Pianeta dei Ragni. L’esplosione scaglia frammenti del pianeta lungo tutta la galassia, e uno di questi si schianta proprio sulla terra. Questo frammento inizia a causare strane metamorfosi nei ragni che iniziano a mutare, ingigantendosi, moltiplicandosi e, specialmente, divenendo pericolosi per l’uomo.
Un uomo nella sua casa si ritrova a dover affrontare questa mutazione, cercando di ingegnarsi con ogni soluzione valida per debellare l’attacco e salvarsi la vita.
Andrea Ricca prosegue la sperimentazione con l’animazione tridimensionale e con la contaminazione di generi sci-fi e horror ottantiani. Spider Danger racchiude l’azione dentro quattro mura, presenta un uomo solo contro l’invasione domestica (sono lontani i tempi dei sottotesti da guerra fredda) e sceglie il ragno come nemico da debellare. Dopo i simil-critters dei due The Furfangs, il regista pesca dall’immaginario del passato, proponendo un cortometraggio veloce e divertente.
La voglia di sperimentare traspare, la maschera attoriale dello stesso Ricca, impassibile in ogni situazione, risulta adeguata al contesto, lo zero-budget si vede ma viene affogato nel desiderio di fare cinema. Insomma Spider Danger scorre via piacevolmente, con meno guizzi ironici rispetto a The Furfangs ma con maggiore perizia rispetto a The Guardian. Il prossimo passo, però, dovrà essere un cambio di registro senza snaturarsi.