SINNER – Daniele Misischia
Una giovane donna si risveglia in una vasca da bagno con in mano un’arma da fuoco. Girando per la casa in cui si è inconsapevolmente svegliata scopre che non è sola …
Dopo Max Payne, Daniele Misischia torna ai videogames, creando una trilogia di cortometraggi ispirati alla famosa saga videoludica Silent Hill. Purtroppo, però, l’operazione non riesce troppo bene.
Il primo capitolo dei tre film è proprio Sinner, peccatore o, in questo caso, peccatrice. La protagonista, Susy Suarez, discretamente calata nella parte, si ritrova intrappolata in un appartamento (chiaro riferimento al quarto capitolo della saga di videogiochi) e girovagando per la casa si trova costretta a scontrarsi con le demoniache presenze che la infestano.
La trama è scontata, si dipana lentamente rischiando di annoiare, sino ad arrivare ad un finale piuttosto fastidioso in quanto banale. A tal proposito vorrei proporre ai giovani cineasti che si buttano nei primi cortometraggi (non è il caso di Misischia) di evitare finali di questo genere, ormai ampiamente sfruttati in tutte le varianti. La regia di Daniele Misischia risulta un po’ acerba, pur presentando qualche dignitosa scelta originale, ma non riesce ad elevarsi al di sopra dei tanti prodotti amatoriali di genere. Questo è strano dato che il giovane regista ha precedentemente dimostrato di saper girare bene, mentre in Sinner sembra infossato in classiche inquadrature (tremolanti) e noiose soggettive.
L’atmosfera del videogioco, in ogni caso, si sente poco se non per le storiche musiche della serie di Akira Yamaoka. Sinner è sicuramente il peggior capitolo dei tre. Insignificante.
VOTO: 4/10
Regia: Daniele Misischia
Cast: Susy Suarez
Music by : Noose industry & Akira Yamaoka (from the SILENT HILL O.S.T.)
Italia, 2009