SIERRA 9 – Igor Liverani
Anno 2977, robot con sembianze umane sono stati costruiti dagli uomini. Inizialmente creati per rendere la vita più facile, in breve diventano in grado di sostituirsi agli esseri umani in tutte le loro attività. Molti cyborg però, si sono rivelati imperfetti, soggetti ad improvvise e inspiegabili avarie, diventando imprevedibili e violenti. Il lavoro di Victor consiste nel recuperare questi androidi e, se possibile, riportarli al sistema centrale per la deprogrammazione, ma durante l’ultimo recupero …
Sierra 9 è uno di quei casi in cui sarebbe stato meglio attendere di avere maggiori mezzi oppure modificare radicalmente l’idea di base. Capisco perfettamente che produzioni a budget praticamente nullo come questa non permettano chissà quali rese visive tuttavia, anche mettendo da parte le immagini, il plot stesso non riesce a reggere. Sierra 9 in pratica riprende il nucleo tematico di Blade Runner, senza aggiungere nulla a quanto già detto.
In casi come questi conviene snellire le pretese fantascientifiche (d’altronde i calcinacci in bella vista non aiutano a creare uno scenario futuristico) e concentrarsi sull’originalità della trama e su un’idea finale sorprendente, oppure puntare il tiro sul trash (come ha fatto per esempio Alberto Genovese con Pink Moon). Interessanti le musiche originali del gruppo rock romano Belladonna.
Menzione speciale nella sezione sci-fi al Cyborg Film festival con premio offerto dalla Proxima per aver dimostrato la possibilità di raccontare un’interessante storia di fantascienza pur disponendo di mezzi limitatissimi. Presentato fuori concorso alla quinta edizione del PesarHorrorFilmFest (2008).
VOTO: 4/10
REGIA: Igor Liverani
CAST: Margherita Savorani, Stefano Cobelli, Paola Valmori, Franco Costantini
SCENEGGIATURA: Christian Zoli, Luca Liverani, Elena Rambaldi, Igor Liverani
MUSICA: Belladonna
DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA: Federica Caraboni, Christian Zoli, Luca Liverani
FONICO: Giulio Maldini
MONTATORE: Giulio Maldini