SEXUAL PARASITE – Takao Nakano
Durante una spedizione in Amazzonia una scienziata viene infettata da un parassita; il suo corpo congelato viene ritrovato l’anno seguente da un gruppo di giovani (tre prorompenti ragazze e due maschietti). Una di loro, mentre fa un bagno, viene assalita dalla scienziata che diffonde il contagio tramite il parassita. La ragazza inizia così a covare una sorta di mostro all’interno della vagina.
Spettacolare e vertiginoso trash-movie proveniente dal Sol Levante che tra schizzi di sangue, donne nude dai seni enormi, evirazioni, scene di sesso ed effetti rozzi (ma efficaci) è riuscito a ritagliarsi una etichetta da cult-movie, tanto efficace è stato il passaparola tra gli aficionados del genere.
In soli sessanta minuti Sexual Parasites: Killer Pussy riesce a sommare tutti gli elementi di un b-movie classico senza annoiare, ma anzi divertendo con delle situazioni paradossali e ironiche che strizzano l’occhio a Russ Meyer ed al soft-core anni ’70. Non aspettatevi alcun recondito significato sociale o evoluzione registica di sorta, nella pellicola diretta da Takao Nakano il puro divertissement è l’unica chiave di lettura.
Gli effetti speciali sono in parte digitali, in parte artigianali, con l’esplicita intenzione di incrementare l’effetto parodistico delle situazioni, come nella scena del mostro di gomma finale. Molto weird! Da notare come il tema della vagina killer sia stato ripreso recentemente (con risultati positivi) dall’americano Denti, incluso il finale. Vedeteli entrambi.