SCHIZZI – Giovanna Villella
“Un artista cerca nuovi volti per le sue opere. Un incontro in un pub. L’arte che svela l’orrore nascosto … ”. Schizzi, opera prima di Giovanna Villella risulta un cortometraggio insipido, sin dall’inizio. Non un’idea illuminata. Non una regia degna di nota, infatti, ad una prima parte che lascia presagire almeno un’eleganza formale, segue una seconda piena di inquadrature improvvisate e/o poco riuscite. Nessuna storia ben sviluppata.
Senza nessuna scintilla, il corto non regge neanche come opera prima e di certo non risulta di genere. Tutto ha inizio in un pub in maniera confusionaria: la scena in cui il giovane entra nel locale, abborda la ragazza e poi fugge, sembra non avere una logica consecutio nella parte successiva, in cui la ragazza arriva a casa del giovane. Seconda parte che risulta ancora meno funzionale: il giovane è un artista e, prima mostra alla giovane la fonte di tutta la sua vena creativa (un panorama straordinario inquadrato nella finestra della sua camera), poi le chiede il permesso di farle un ritratto.
L’ansia dovrebbe salire [ma non sale] da questo momento, anche perché il ragazzo risulta sempre più squilibrato ed eccitato mentre s’impegna a schizzare il ritratto su un album da disegno; e dovrebbe culminare [ma non culmina] nel momento in cui il ragazzo mostra l’opera alla sua musa [sul foglio si intravede uno strano disegno a metà strada tra il viso di una donna e un teschio]. La ragazza fugge via, impaurendosi ancora di più nel notare altri di questi “inquietanti”(?) disegni appesi sulle pareti. Il giovane schizzato, dopo aver dato moderata prova della sua follia, inizia a guardare fuori dalla finestra lo straordinario panorama che forse è l’unica cosa bella del corto.
Un consiglio [sopra gli altri]: dovendo incentrare quasi tutto il corto su dei disegni, sarebbe stato [per noi pubblico] molto interessante poter vedere dei disegni da cui scaturisse qualcosa; non dico la follia e la malsanìa che avrebbe voluto l’autrice, ma almeno qualcosa di vagamente inquietante. Altrimenti tutto è inutile. “E’ possibile vedere dei dinosauri, nel suo parco dei dinosauri?”
VOTO: 3.5/10
Laboratorio di Cinema “Gabriele Anastasio”
8mm Produzioni Cinematografiche Indipendenti di Mirko Paracini
REGIA: Giovanna Villella
ATTORI PRINCIPALI: Raffaele Ottolenghi, Marina Cappuccini
SCENEGGIATURA: Giovanna Villella
MUSICHE: Vincenzo Ruggieri
FOTOGRAFIA: Gabriele Anastasio
MONTAGGIO: Giovanna Villella