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SATAN’S LIE – Andrew Colander

Written by Giulio De Gaetano

Un giovane sofferrente di allucinazioni uccide un sacerdote e viene internato in un istituto psichiatrico. Alcune settimane dopo riesce a scappare suscitando l’interesse dei media per la particolarità del suo caso: un background di violenza e satanismo ha devastato la mente del giovane, portandolo all’omicidio in una sorta di illusoria vendetta. Alcune settimane dopo un giornalista di un periodico religioso cerca di ricostruire la macabra vicenda intervistando il primario dell’istituto, scettico di fronte alle ipotesi mistico-religiose.

Satan’s Lie soffre di tutti i problemi tipici del cortometraggio girato in pochissimo tempo (in questo caso addirittura un giorno): recitazione approssimativa, dizione quasi sempre ai limiti dell’accettabile, musiche/sonoro poco accattivanti, regia statica e montaggio amatoriale. Produrre (e proporre) un corto che raggiunga almeno la sufficienza, oggi comporta uno sforzo necessario per evitare di cadere nel banale o per dar vita a film che non possono uscire dalle mure di casa. Con i molti mezzi a disposizione di tutti (che siano semplici programmi di montaggio o di equalizzazione dell’audio in presa diretta) almeno alcuni aspetti devono emergere dalla mera amatorialità. Per cui un maggiore lavoro di “post-produzione” avrebbe aiutato Satan’s Lie.

Il corto di Andrew Colander mostra alcune idee di montaggio intelligenti, specialmente quando riprende il ragazzo senza mai inquadrarne il viso. Il make-up sanguinolento riesce nell’intento, ma le stelline rosse che coprono gli occhi del killer sarebbe stato meglio evitarle. Anche la scena iniziale dell’intervista al dottore avrebbe necessitato di cambi di inquadratura, dato che la telecamera fissa comporta totale assenza di dinamismo.

Un lato molto interessante che salta fuori dal corto è la volontà del regista di creare un horror concepito con idee simili a quelle dettate da una certa filmografia degli anni ’80: storia semplice, mattatoio ambulante, ritmo incessante e poche divagazioni sul genere. Consiglio, perciò, al regista di fomentare questa sua propensione, prendendosi stavolta tutto il tempo necessario per lavorare al film. Le potenzialità ci sono.

VOTO: 3.5/10

Regia: Andrew Colander
Sceneggiatura: Andrew Colander
Fotografia: Luke Real
Cast: Maurizio Scanna, Alfred Janni, Paul Dreep, Andrew Colander
Montaggio: Andy Tora
Musiche Originali: FrontZauber
Effetti Speciali: Logical Art Srl

Posted in Cinema and Cortometraggio and Film and Horror and Indie by Giulio De Gaetano on dicembre 8th, 2011 at %H:%M.

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