REAL DAYS – Francesco Picone
Marco è il “fortunato” protagonista della nuova edizione del reality Real Days e viene marcato stretto da un cameraman che lo segue in ogni momento della giornata. Ci ritroviamo quindi anche noi a seguire la vita di un ragazzo come tanti, tra i litigi con l’ex ragazza, le uscite con gli amici, la discoteca, alcol e droghe.
Volendo tralasciare l’horror metaforico dato da uno sguardo disincantato ma beffardo sulla società moderna, il corto prende una piega horror solo negli ultimi minuti, quando Marco dopo una serata in discoteca, distratto dalla telecamera, investe con l’auto un passante che giace quindi steso a terra. Ma con un sapiente stacco d’inquadratura lo ritroviamo poco dopo di nuovo in piedi: non era un semplice passante ma un famelico zombie che si butta a fauci spalancate su Marco, sotto l’occhio freddo e impassibile della telecamera. Il reality arriva alle estreme conseguenze e, dopo aver documentato la morte di Marco, anche il cameraman viene assalito e la ripresa s’interrompe bruscamente.
Che la mano e la mente dietro questo corto siano sapienti, lo si vede già dai primi minuti. Diversi stili narrativi s’intrecciano e tutti sono resi perfettamente, dallo stile giornalistico dei mezzibusto in studio, a quello dei reality, al documentario-reportage sociale. Prodotto indipendente ma non certo amatoriale. Francesco Picone sa quel che fa, sa dove andare a parare e sa come esprimersi coi mezzi di cui dispone. Anche il cast, seppur non professionista, risulta abbastanza convincente nel registro naturale necessario ad un mockumentary, anche se a tratti si percepiscono leggere forzature da copione. Particolare tuttavia perdonabile, spazzato via dall’irresistibile verve toscana.
La critica alla disumanizzazione della società attuale, alla spettacolarizzazione pervasiva e permanente del privato, al gusto cinicamente voyeuristico che ha sviluppato l’uomo del 3° millennio è chiara. Ma non è una critica del tutto amara, non s’intuisce un tono di denuncia, semmai un tono tristemente divertito, una presa d’atto della situazione attuale. Il regista non si erge a censore supremo di una realtà da cui vuole totalmente distaccarsi: non si riconosce nel mondo che lo circonda e lo dice ad alta voce, ma lo fa in qualche modo dall’interno di quella stessa realtà, che cerca di sdrammatizare con un tocco d’ironia.
Nonostante l’idea non brilli per originalità, il corto è decisamente un ottimo prodotto sotto tutti i punti di vista e speriamo di poter quanto prima metter mano anche al prossimo lavoro di questo promettente regista toscano, il trash horror “A joke of too much“.
VOTO: 7/10
Regia: Francesco Picone
Cast: Francesco Picone, Simone Lagi, Giulio Ruglioni, Santa Pellino, Gianmarco Gagliardi, Alessio Cerullo, Samuele Ferlini, Giacomo Lucarini, Roberto Tenaglia, Giampiero Pucci, Andrea Montaresi, Davide Colombaioni, Iacopo Fanelli, Daniele Ferdinando Cartoni, Chiara Meini, Luigi Dell’Anna, Lara Lazzeri