PORQUE HAY COSAS QUE NUNCA SE OLVIDAN – Lucas Figueroa
Perchè ci sono cose che non si dimenticano mai. Tanto più se ci hanno procurato dolore e sofferenza ingiusti. Siamo nel 1950 a Napoli, in un tempo in cui un pallone costituiva l’unica ricchezza di un bambino. Quattro ragazzini uniti dalla passione per il calcio giocano per strada, puntualmente la palla finisce nel cortile di una signora che, disturbata, invece di restituirlo lo fora irrimediabilmente. I bambini ne restano colpiti e amareggiati al punto da inventare un’interessante ed elettrizzante vendetta.
Divertente e ironico, il corto fila con scorrevolezza, mostrandoci un quadro ben definito: da subito ci appare doveroso schierarsi contro la vecchia maligna per poi applaudirne la fine preservata. Un atto di gentilezza le avrebbe salvato la vita ma lei, con estrema soddisfazione, crede di ferire nuovamente i ragazzi rimanendone vittima. Ormai agli occhi dei piccoli non ha importanza, è solo necessario vendicarsi senza badare troppo alle conseguenze: efficace il “che si fotta” pronunciato da uno di loro di fronte al corpo della donna.
Perchè ci sono cose che non si dimenticano mai, come tirare pallonate ad effetto e mandare la sfera oltre una recinzione. Anche da adulti, in fase di riabilitazione, il pallone può diventare strumento di sfogo e simbolo di libertà, così come da piccoli. La sceneggiatura è originale, infatti è stata premiata alla nona edizione di Filmare – festival, sezione cortometraggi, ed è sicuramente il merito più grande del corto, che pur presenta regia e montaggio curati.
L’interpretazione dei piccoli è spontanea e convincente, si annovera inoltre la partecipazione di Fabio Cannavaro e Amedeo Carboni, intelligentemente relegati a ruoli margine, non per incapacità ma per scelte di plot. Grande importanza è data allo scorrere del tempo: PORQUE HAY COSAS QUE NUNCA SE OLVIDAN si apre e si chiude con un prologo e un epilogo, gioca su alternanze di flashback e flashforward che però non rompono la sequenza narrativa né distraggono o confondono lo spettatore.
Un corto dal secco humor nero, da guardare senza ombra di dubbio.
VOTO: 8/10
soggetto e sceneggiatura: Lucas Figueroa
regia: Lucas Figueroa
interpreti: Fabio Cannavaro, Amadeo Carboni, Emiliana Olmedo, Nicolò Urbinati, Giulio Baldari, Victor Menegas, Tiziano Scarponi
fotografia: Javier Palacios
musica originale: Lucas Figueroa
montaggio: Lucas Figueroa
produzione: LMF FILMS
Italia, 2008
durata: 13′