LA RAGNATELA – Simone Vrech, Raffaele Serafini
“A volte la strada mi sembra il filo di una ragnatela. Gli angoli, tutti uguali. Noi, vestiti di silenzio. Ed io, che ad ogni curva perdo qualche cosa che non mi accorgevo di cercare.”
Mentre percorre in auto una strada di campagna, immersa nel torpore e nella quiete, un uomo si ritrova ad affrontare i fantasmi del passato che si concretizzano nel rimorso per avere, seppur involontariamente, provocato la morte di due persone, tra cui la donna amata.
LA RAGNATELA, diretto da Simone Vrech, si basa sulla storia breve di Raffaele Serafini. Come spesso accade, però, il film non è all’altezza del testo scritto, anzi, il video ne sembra un adattamento confuso e sbrigativo. Trovo molto affascinante il tema del passato che torna a mettere in subbuglio le coscienze, riportando a galla fatti dolorosi e difficilmente dimenticabili. Il cortometraggio, però, affronta la questione senza originalità: il soggetto avrebbe potuto essere trattato in maniera decisamente meno banale e superficiale. La recitazione del protagonista, inoltre, manca di realismo.
Interessanti le inquadrature e i colori che conferiscono agli avvenimenti narrati un’atmosfera particolare, immergendo lo spettatore in una sorta di limbo. La musica di Stefano Revelant è essenziale e si sposa bene con le scene. Degna di nota la figura del ciclista che, con uno sguardo intenso, riesce a trasmettere efficacemente il rancore e la disperazione per la vita strappata.
LA RAGNATELA parte da un’idea buona, ma non riesce a inserire ulteriori elementi di interesse.
VOTO: 5.5/10
Regia: Simone Vrech, Raffaele Serafini
Musiche: Stefano Revelant
Cast: Raffaele Serafini, Francesca Pelosi