L’UOMO FIAMMIFERO – Marco Chiarini
Il film che vi presento esula dai soliti plot a cui siamo abituati: è un’agrodolce favoletta per bambini. Simone è un ragazzetto di 11 anni, orfano di madre, in conflitto con un padre volitivo e aggressivo. Il ragazzo vive in un paesino di provincia senza tempo in Abruzzo. L’estate è lunga, afosa e la routine scalcinata lo stanca e lo deprime. Così appena può scappa dall’oppressione estiva cercando di riempire le giornate con amici davvero speciali. Un giorno arriva dalla città Lorenza, una ragazza tredicenne dagli occhi verdi … e Simone ne resta ammaliato.
Finalmente ha una compagna di giochi, una ragazza da poter invitare nel suo mondo pieno di personaggi interessanti e grotteschi, un’alcova dove nascondersi e proteggersi, dove essere felice. Mani Grandi, Zio Disco, il Ragazzo al Contrario e gli altri diventano un mezzo per raggiungere l’Uomo Fiammifero, re del suo mondo che, grazie alla sua luce, mostra al ragazzo la strada da seguire. Nonostante Lorenza abbia dato una svolta alla vita solitaria da incompreso di Simone, quest’ultimo, però, non riesce a liberarsi da un cruccio.
Vorrebbe che anche suo padre vedesse i suoi personaggi, che anch’egli possa incontrare l’uomo fiammifero. Metafora di un sogno, di un io che vuole palesarsi, ma anche simbolo di un ricordo; vedere l’Uomo Fiammifero significa avere la capacità di sognare, di lasciarsi andare, di sorridere. Preso dal dolore per una felicità passata, tuttavia, il padre si preoccupa per il figlio, secondo lui non sufficientemente ambientato nel paese, così cerca di “svegliarlo”, di riportarlo con i piedi per terra. Non crede ai racconti di Simone, finché non capisce di essere nel torto.
L’uomo fiammifero ha vinto diversi premi e menzioni tra i quali: Premio Internazionale della regia al Cairo International film Festival for Children, Premio miglior opera prima al Ba Film Festival di Busto Arsizio (Varese) e primo premio al Festival del cinema di Foggia, nominato film d’essai 2010. Il regista riesce a mostrarci la bellezza del “paese delle meraviglie” che contrasta con la crudeltà quotidiana, e con le difficoltà che un bambino ha nell’adeguarsi ad essa. Gli attori mostrano grandi capacità recitative, soprattutto Marco Leonzi e Francesco Pannofino.
Presentato e visionato al Fantasy Horror Award di Orvieto, il film senz’altro innovativo nei modi e negli intendimenti preposti, un incitamento a sognare e a credere nei propri sogni.
“Da sempre, da quando costruivo le piste per le biglie sulla sabbia, quando cercavo lungo il fiume le tracce di toporagno o formiche volanti, quando sotto le lenzuola c’era una grotta e nell’armadio il passaggio segreto per il passato, ho sempre voluto vedere al cinema storie in cui la felicità creativa di un bambino fosse protagonista (penso a La Storia Infinita, Alice nel Paese delle Meraviglie, I Banditi del tempo). Poi sono cresciuto, ho visto che ero felice quando facevo il regista, e, dopo numerosi, variopinti esperimenti cinematografici ho capito che era bello raccontare quelle storie che avrei voluto vedere da bambino; e così ho fatto con L’UOMO FIAMMIFERO!“. (Marco Chiarini)
Voto 9/10
Regia: Marco Chiarini
Sceneggiatura: Marco Chiarini, Giovanni De Feo, Pietro Albino Di Pasquale
Soggetto di: Marco Chiarini, Giovanni De Feo
Cast: Francesco Pannofino, Marco Leonzi, Greta Castagna, Davide Curioso, Tania Innamorati, Matteo Lupi, Anastasia Di Giuseppe, Daniele De Fabiis, Armando Castagna, Giuseppe Matt, Franco Di Sante, Daniele Irto
Musica: Enrico Melozzi
Costumi: Chiara Ferrantini
Scenografia: Michele Modaferri
Fotografia: Pierluigi Piredda
Montaggio: Lorenzo Loi e Marco Chiarini
Effetti Speciali: Ermanno Di Nicola
Italia, 2010