KENNETH – Stefano Simone
Kenneth è un ragazzo introverso che assiste passivamente agli eventi, subendo spesso ingiustizie da parte dei suoi coetanei. Quando le prese in giro si moltiplicano e i fallimenti in amore pesano sulle sue spalle come macigni, il ragazzo decide di ribellarsi, intraprendendo una sorta di cammino della vendetta per restituire i torti subiti in maniera brutale.
Stefano Simone decide di trattare un tema quanto mai attuale, quello del bullismo, inserendo nella tematica elementi come la solitudine e il desiderio di rivalsa. Si tratta di problematiche vivide e molto delicate che, nonostante le varie interpretazioni e visitazioni, necessitano sempre che se ne parli per cui, da questo punto di vista, elogio al giovane regista.
Luigi Di Giorgio riesce ad impersonare adeguatamente il suo personaggio (Kenneth), dimostrando di avere buone capacità recitative pur risentendo di una dizione non perfetta. Non cito altri attori perché, al di là di qualche eccezione, l’improvvisazione e la dizione li relega nel limbo dell’amatorialità.
Quello di cui risente maggiormente Kenneth è la tempistica ridotta: in una ventina di minuti circa il regista non riesce adeguatamente a tratteggiare la trasformazione del protagonista, lasciando anche alcuni buchi di sceneggiatura (chi è la vamp che prende in giro il protagonista? Perché deve pagare il bullo?) che, dato il tema, sarebbe stato meglio evitare. Nonostante questo Kenneth risulta un lavoro godibile e che lascia intravedere margini di miglioramento per Stefano Simone. Lode alla tenacia.
VOTO: 6/10
Regia, Montaggio: Stefano Simone
Sceneggiatura: Emanuele Mattana
Cast: Luigi Di Giorgio, Domenico Del Plato, Ilaria D’Isita, Antonella Mastromatteo, Michele Vitulano
Musiche: Niko Rubini