JEKYLL/HIDE – Luca Ruocco
Un ragazzo ha la testa poggiata sul ventre di una donna con le labbra macchiate di sangue e la timbrica di voce che varia continuamente, ella lo spinge ad uccidere qualcuno. Una ragazza stacca minuziosamente frammenti di corteccia d’albero e, in un luogo fuori dal tempo, strane creature banchettano intorno a un tavolo. Ulteriore tassello incastonato dal team DoppioSenso Unico, insieme a Alma [Gotica] e Dracula, dipinto con la solita aria sognante cesellata da atomi di fiaba dark.
Il quadro risultante è realizzato su una tela la cui forma si distacca dalle solite proporzioni, permettendo all’osservatore di scrutarlo da diverse angolazioni chiedendosi se effettivamente è quella giusta.
Atmosfere gotiche e noir, bianco e nero sporcato con chiazze di sangue; macchina da presa che indugia sui volti segnati per poi cadere nel baratro di un girone infernale; luci che vengono inghiottite da ombre che richiamano l’espressionismo tedesco; suoni partoriti da un violinista la cui anima è stata fagocitata da una creatura di Lovecraftiana memoria che adesso sghignazza dal fondo di un pozzo.
Leggendo queste parole penserete che non sto effettivamente scrivendo nulla del film, ma è lo stesso effetto voluto dal regista Luca Ruocco: creare un involucro disturbante dove poter gettare le proprie angosce con un pizzico di humor nero. In un baratro senza fine … senza mai dare nulla per scontato.
VOTO: 8.5/10
Regia: Luca Ruocco
Cast: Eddy Endolf, Federico Moschetti, Lucilla Telloni
Durata: 25 min.
Fotografia: Emanuele Cicconi