Il vincitore dell’Umbria Film Festival 2014
Nella diciottesima edizione dell’ Umbria Film Festival, L’operaio di Andrea Sbarretti, vince il premio come miglior cortometraggio. Tema quanto mai attuale, quello proposto dal cineasta ternano, che costruisce una storia singolare sullo sfondo della crisi occupazionale dell’industria italiana.
Tra gli altri lavori premiati, troviamo L’isola dei giusti, un corto sulla resistenza dei partigiani e Lego, un corto realizzato in stop-motion, giudicato anche il migliore per il web. Tra i numerosissimi cortometraggi arrivati al Festival, solo 7 lavori sono approdati in finale. In competizione (tra gli altri) c’era un mostro sacro del cinema italiano: Alessandro Haber protagonista di un corto, mentre un altro lavoro portava la firma dell’autore internazionale Werther Germondari.
Un Festival che anche quest’ anno ha visto la presenza di molti registi affermati, che hanno partecipato nella sezione lungometraggi e corti per bambini. Particolare attenzione è stata rivolta alla regista Katell Quillevéré che ha presentato il film Suzanne, il film che nel 2011 ha aperto la settimana della critica al Festival di Cannes. Il pubblico è accorso numeroso, nonostante il tempo non sia stato clemente. La sezione cortometraggi risultata la più interessante del Festival per via della competizione (la sezione lungometraggi non era competitiva) , ha premiato per l’appunto il cortometraggio L’operaio che vede come regista ed interprete il ternano Andrea Sbarretti.
Il corto si è distinto perché racconta un tema di drammatica attualità, il rischio di licenziamento che corrono i lavoratori della TK AST di Terni, alle prese con una revisione della pianta organica. Il dramma raccontato in maniera ironica ha convinto la giuria del Festival che ha motivato così la vittoria de L’operaio: “per la capacità narrativa nel rappresentare in modo non banale e non scontato una storia che si ispira alla quotidiana attualità della perdita di lavoro”.