IL TRONO DI SPADE – Season 3
Mentre Jon procede il suo percorso (in qualche modo iniziatico) oltre la barriera, Robb continua a muovere le pedine per raggiungere il culmine della battaglia, Sansa si ritrova dalle mani (funeste) di Re Joffrey a quelle (amichevoli ma impacciate) di Tyrion, Arya dopo una miriade di peripezie si ritrova errante con Mastino e Theon Greyjoy tradisce la casata finendo tra atroci sofferenze, Bran e Rickon errano per impervi sentieri, la casata Stark si disgrega sempre di più, con tutto il regno del nord.
Arrivati quasi a metà dello show, considerando le sette serie (attualmente) previste, Il trono di spade si spoglia di svariati elementi che hanno caratterizzato le stagioni precedenti per intrecciare le fila e prepararsi alle future deflagrazioni. Possiamo definirla come stagione di passaggio? Sostanzialmente sì, ma senza nemmeno volerne sminuire la portata. Questo perché, comunque, è affascinante seguire il percorso/decorso di personaggi come Jaime Lannister (Nikolaj Coster-Waldau) o i continui rimescolamenti a corte, tra un Tyrion (Peter Dinklage) sempre più protagonista e una Sansa (Sophie Turner) sempre più sottomessa, tra una Cersei (Lena Headey) che deve placare il figliol prodigo e un Tywin (Charles Dance) che stringe le pedine all’angolo.
Certamente la fase di presentazione dei protagonisti, principali o secondari, è terminata in attesa di nuovi volti, il respiro del serial è stato lasciato respirare ampiamente con le sue sottotrame di sesso, morte e intrighi ed è tempo con la terza stagione di affidare un pezzo di gloria (Daenerys Targaryen) o una pietra tombale (casata Stark) ai vari attori in gioco, stringendo sempre più il cerchio intorno agli astanti, nell’attesa dello scontro tra re e regine. o dichiaratasi tali, che affollano i sette regni.
Non ascriviamo la stagione a sola fase di passaggio, alcune puntate sono indimenticabili al punto da stracciare (quasi) ogni altro episodio ad oggi visto. Citiamo “Il cammino del supplizio” (episodio 3) con la sorte che spetta a Jaime Lannister oppure all’epocale “Le piogge di Castamere” (episodio 9), caratterizzata da un crescendo con cambio di umori talmente esplosivi da aver fatto tremare mezza rete dai commenti scioccati. In attesa della prossima stagione de Il trono di spade, dove quanto sino adesso seminato continuerà a germogliare … rosso sangue.