IL SUSINO – Lorenzo Mannino
“Nel cortile c’è un susino. Quant’è piccolo, non crederesti. Gli hanno messo intorno una grata perché la gente non lo pesti.” Una poesia di Brecht preludio e metafora della fine di una storia d’amore. La troppa protezione finisce con il far male alla persona che vogliamo proteggere, la priviamo della libertà e lei si allontana. Il susino come prologo del nuovo corto di Lorenzo Mannino.
Margherita è stufa del suo ragazzo, Luca. Lo lascia e per motivare la sua scelta lascia al ragazzo le righe de “Il susino”. La ragazza si sente oppressa dal fidanzato o, semplicemente, non lo ama abbastanza. Intanto un brusco scontro le fa incontrare Riccardo, un incontro di sguardi e Luca ha perso Margherita defintivamente.
Un nuovo amore è come una rinascita, tutto il passato si dimentica, e Margherita in pace con se stessa può godere della libertà fisica e mentale che prova con questa nuova relazione. Ma Luca non si da pace, vaga per la città, la segue, inebriato dai dolci ricordi di una storia che ancora brucia dentro. Confuso e perduto, il dolore si tramuta in rabbia nel vedere la sua donna con un altro e viene portato alla tragica decisione.
La più classica delle storie, che funziona sempre. IL SUSINO ha il sapore dei romanzetti rosa da due soldi, ma Mannino ha avuto il buon senso di utilizzare un tono più riflessivo e intimista. Assenza di colori, dialoghi lenti, profondi silenzi che lasciano il posto alla bella città di Catania, luogo delle riprese. Catania è diventa un “personaggio”, i vicoli, il centro storico aggiungono un carattere triste e nostalgico, che si sposa con gli animi dei protagonisti. Mannino inserisce un quinto personaggio, un curioso signore di mezza età che vuole trasmettere la sua saggezza al ragazzo, ma che però non ha lo aiuta a superare il momento, non essendo mai stato lasciato da una donna. Un personaggio intrigante nelle premesse ma che in realtà risulta del tutto inutile, visto che la sua saggezza non è decisiva per le azioni del nostro protagonista.
Lorenzo Mannino è un giovane studente di 20 anni, già recensito con La Luna, i suoi lavori sono esperimenti, il ragazzo sta cercando di capire come concretizzare pensieri e storie senza cadere nella banalità. La storia presentata è semplice, ma coi suoi silenzi, i piccoli flashback [gli unici momenti in cui il corto è a colori e che rappresentano anche i momenti in cui le vite dei protagonisti sono felici] e il finale sospeso, Mannino cerca di infondere una certa astrazione. Ovviamente noi non ci caschiamo, non prendiamo il corto per quello che non è, ma incoraggiamo Mannino a seguire la sua natura onirica e a procedere con nuovi progetti, magari curando maggiormente i soggetti e dando loro maggiore originalità. Anche se si tratta di un copione abbastanza facile, l’interpretazione degli attori è quasi sempre soddisfacente, in particolare quella del protagonista maschile.
Regia: Lorenzo Mannino
Cast: Dario Neglia, Bruna Rinaldi, Elio Sofia, Giacomo Litrico, Lorenzo Mannino, Orazio Mannino