I SEGRETI – Matteo Tilibetti
Una giovane donna si trova proiettata improvvisamente mentre si trova nel proprio appartamento dentro un intricato mistero; una situazione di panico da cui è difficile uscire indenni. Da un momento all’altro la casa che la donna abita da tempo sembra animarsi di strane presenze: un uomo, muto e dallo sguardo torvo; una vicina di casa [prima sconosciuta], che invade la sua privacy cominciando a raccontare macabre storie familiari e il fantasma di una donna che in passato, proprio in quell’appartamento, aveva annegato il proprio figlio.
I SEGRETIche Matteo Tibiletti ci presenta esistono celati alle nostre spalle … e sono più reali di quello che possiamo immaginare. Non ci troviamo in uno di quei casi in cui il cortometraggio traballa già su quella che dovrebbe essere la solida base. Tibiletti con la sua storia vorrebbe creare un senso di paura e d’apprensione nello spettatore e, diciamolo, con alcune accortezze ci sarebbe potuto riuscire.
Certo, anche nella sceneggiatura, sempre di Tibiletti, possono riconoscersi delle facilonerie, soprattutto nella scrittura delle battute e nel finale che l’autore ha voluto di proposito lasciare aperto, rimarcando un’affezionamento alle tematiche lynchane ma che, in questo modo, risulta davvero troppo sbrigativo. Tuttavia non sono queste pecche di scrittura a rovinare il film.
I Segreti traballa [e poi crolla] per la scarsa cura del regista nel ricercare [o nell’adattare] la location [l’appartamento] alla storia che stà narrando. Tutto vacilla e diventa poco credibile non tanto per la fotografia inesistente o per le deboli prove delle attrici, ma proprio perché gli ambienti, e in particolare l’arredamento, non sono affatto compenetrati nella storia che la protagonista sta vivendo: la tovaglia di plastica del tavolo da cucina, la sigaretta spenta nel barbecue in balcone, l’oscar facsimile sull’armadio [proprio nella scena dello spettro dell’assassina!] ma, soprattutto, la lampadina a risparmio energetico.
Certo, dobbiamo stare al passo coi tempi, vivere nel futuro, e compagnia bella, ma la classica scena della lampadina che s’accende e si spegne, proprio all’apice di una scena ad alta tensione, non può essere girata con una lampadina a risparmio energetico! Non c’è poesia in questa scelta.
Non possiamo nemmeno pensare che la noncuranza sia stata originata da un fattore di inesperienza del regista dato che Tibiletti ha un trascorso teatrale e altri lavori cinematografici alle spalle. Rimandato.
VOTO: 4.5/10
regia: Matteo Tibiletti
con: Chiara Ferrari,Amina Palma,Davide Palma
scritto da: Matteo Tibiletti
prodotto da: Matteo Tibiletti, Chiara Ferrari
musiche: Penderecki
fotografia: M.Tibiletti
montaggio: M.Tibiletti
Italia, 2008