FASTER, PUSSYCAT! KILL! KILL! – Russ Meyer
Tre ballerine, dopo aver intrattenuto astanti e spettatori filmici con qualche minuto di sensuale e mozzafiato go-go dance, si lanciano in una serratissima corsa automobilistica verso il deserto. Capitanate da una dark lady davvero sopra le righe [la super maggiorata Tura Satana], le tre go-go dancers trovano pane per i loro denti quando, dopo aver ucciso un giovane imbranato patito di automobili, e sequestrato la piccola [di statura e di forme, accanto alle sue tre giunoniche rapitrici] fidanzata, finiscono nella proprietà di un solitario e misterioso vecchio. Il laido anziano vive assieme ai suoi due figli maschi e, pare, nasconda un bel gruzzolo, da qualche parte nel suo ranch.
Faster, pussycat! Kill! Kill! è forse il film più conosciuto dell’americano Russ Meyer, regista noto per la sua ossessione per le curve femminili. Il suo vanto più grande era quello di essere, a suo dire, il più grande conoscitore al mondo di sinonimi della parola “seno”. Reporter di guerra e fotografo per la rivista PlayBoy, basava la sua vita sul set su quattro essenziali regole con cui rapportarsi con le sue dive: “Find them, film them, fuck them, forget them”.
FASTER, PUSSYCAT! KILL! KILL! è un travolgente road movie al femminile, con una gradazione erotica davvero elevata, lavorata con fine malizia. I centimetri di pelle scoperta delle tre floride danzatrici sono tanti, ma mai sfrontati. Russ Meyer sa il fatto suo [anche cinematograficamente parlando]. In un eccezionale bianco e nero, le bad girls cercano di portare a termine il colpo milionario usando l’unica arma a loro diposizione, la più pericolosa: il proprio corpo.
Si tratta di corpi davvero capaci di mettere a dura prova la volontà dei tre uomini di casa. Le nostre sono donne guerriere che mal si sopportano anche tra loro. Dividere il proprio territorio [e la concentrazione di individui maschi] con le altre non è da poco. Sono donne voraci che finiscono sempre per azzuffarsi [in acqua, sulla sabbia, in auto] e arriveranno a decimarsi in una guerra fratricida. La donna pericolosa di Meyer è, però irrimediabilmente affascinante per ogni uomo che la incontra. L’ipertrofia dei suoi seni è solo un richiamo ad istinti animali di un accoppiamento che, come per le mantidi, culmina con la morte del maschio.
Amore e morte, sesso ed omicidio, ma siamo nel 1966, a pochi anni dalle rivoluzioni sessuali, e quindi tutto è permesso. Molte delle atmosfere di questo road movie si riscoprono, piacevolmente rivisitate, nel Death Proof di Quentin Tarantino, regista che deve essere riconoscente a Russ Meyer anche per l’ispirazione sfruttata in alcune sue bad girls diventate protagoniste dei suoi capolavori filmici.
VOTO: 7/10
Usa, 1966
Durata: 83 min
Colore: b/n
Regia: Russ Meyer
Interpreti e personaggi: Tura Satana [Varla], Haji [Rosie], Lori Williams [Billie], Sue Bernard [Linda], Stuart Lancaster [Old man], Paul Trinka [Kirk], Dennis Busch [Vegetable], Ray Barlow [Tommy]
Fotografia: Walter Schenk
Soggetto e sceneggiatura: Jack Moran, Russ Meyer
Montaggio: Russ Meyer
Prodotto da: Russ Meyer,Eve Meyer,Fred Owens,George Costello