DUE GIORNI UNA NOTTE – Jean-Pierre Dardenne, Luc Dardenne
Sandra ha subito una profonda depressione e, proprio per questo, si trova ad essere indicata come passibile di licenziamento. Proprio i suoi colleghi devono decidere sul suo destino: intascare un bonus di 1.000 euro lasciandola a casa oppure rinunciarvi mantenendo il posto della collega.
Il lavoro è un tema di elevato interesse per Jean-Pierre e Luc Dardenne, infatti l’hanno già affrontato ne La promesse ma anche in Rosetta. In Due giorni, una notte, questo leitmotiv diviene una sorta di guerra tra poveri, dove dei lavori di ristrutturazione in casa divengono più importanti del futuro di una persona. Questi comportamenti, tuttavia, sono da biasimare?
Il film dei registi francesi verte su comportamenti umani, indifferenza come sofferenza, gioia come disperazione, sentimenti comunque imbevuti di amarezza mai micro-filtrata da momenti stucchevoli o melensi. Due giorni, una notte è un lavoro onesto quanto moderno, supportato da una superba Marion Cotillard così come da tutto il resto del cast.