DOMIZIANO CRISTOPHARO – Intervista
Siamo contenti di presentarvi il regista Domiziano Cristopharo, un autore controverso recentemente balzato al centro dell’interesse nazionale a causa della disputa legale che ruota intorno alla partecipazione della nota attrice Yvonne Sciò nel suo ultimo film House of the flesh Mannequins. Lasciamo spazio alle sue parole e lo ringraziamo per aver scelto noi come prima webzine italiana a cui rilasciare un’intervista.
Sorvoliamo la canonica domanda sulla tua biografia ma cerchiamo di capire chi sia l’uomo pronto a rispondere alle nostre domande.
Sono uno che sempre trovato divertente esplorare terreni scomodi, le cose che non sono divertenti e nuove non mi affascinano. Per questo quando ho fatto teatro l’ho mischiato con le performances sanguinose e quando mi han proposto di fare cinema mi son buttato sul “genere”: mai avuto pretese di elevarmi… altrimenti avrei fatto i drammi o la commedia all’italiana… la scelta dei miei generi (titoli inclusi) parla da se.
Cosa pensi dell’attuale situazione underground/indipendente italiana, specialmente in confronto con quella americana che tu hai potuto vedere con la produzione di “House of the flesh mannequins”?
La situazione Italiana è florida, ricca di idee e talenti che in america se li sognano, ed’è per questo che è piu facile trovare una produzione li. Ma “nemo propheta in patria”… qui i nuovi talenti vengono seppelliti dalle produzioni commerciali e non arrivano a vedere sbocchi; basti pensare al recente fallimento della PABLO film.
Un titolo di un film indipendente horror italiano che hai particolarmente apprezzato e uno invece che hai disprezzato, ovviamente con una motivazione.
Onestamente non amo fare titoli, non son nessuno per dare giudizi… comunque son sorpreso di vedere ai festival un sacco di roba indipendente e di valore… e poi di vedere solo certe porcate in distribuzione.
Parliamo del tuo ultimo film “House of the flesh mannequins”, potresti innanzitutto spiegare a chi legge perché è stato definito come “reality movie”?
Beh non siamo gli unici ad esser stati definiti così… solo che l’ironia della parola reality nel nostro caso è stata ambiguamente confusa.
Flesh Mannequins alla fine è un velato attacco alla violenza nelle TV in paragone a quella dei film. Usiamo vera violenza si, ma è finalizzata ad un film e realizzata per un film… quindi la verità perde la sua verità in quanto è messinscena; o no? Mentre la TV senza filtro ci propina ad ogni ora sesso, volgarità e violenza. E anche un bambino può esserne bersaglio… il film è piu un dramma che un horror… tantomeno è un porno.
Su diversi siti web (persino sul forum di DonnaModerna!) è possibile leggere il clamore che il tuo film sta suscitando in Italia, il tutto sembra ruotare intorno alla partecipazione dell’attrice Yvonne Sciò (in stato di gravidanza durante le riprese ndr) ed alle proteste del marito Stefano Dammicco. Potresti spiegarci cosa è successo?
E chi lo sa… forse il signor Dammicco contro il quale stiamo prendendo provvedimenti legali potrà spiegarlo meglio. Era sul set con la moglie, di fronte a numerosi testimoni… La Sciò era incinta di 6 mesi (e non otto) e recitava vestita un piccolo cameo. Non è stata sottoposta a nessuno stress anzi si è molto divertita. La sua scena è stata poi tagliata al montaggio per lasciare spazio a una situazione piu horror quindi non è nemmeno nel film e da prima che questa inutile polemica si sollevasse.
Le conseguenze di questa disputa (se è giunta ad una conclusione) quali sono?
La disputa si risolverà tramite sedi legali. la mia personale conclusione è che l’italia è un paese che ha tante belle potenzialità, ma è piena di odio.
Nessuno ha visto il mio film, eppure nessuno ha perso tempo per criticare… ci han definito pornografia, indecenza, porno con ambizioni elevate, un film fatto da un idiota, e poi sulla Sciò i commenti al vetrolo si son sprecati. Perchè tanto odio? Basta dare un la e scopri una valanga di repressione senza pari.
La Sciò di recente è stata protagonista di film imporanti come quello dei Taviani, in america ne ha fatto uno con Rutger Hauer. Ma qui se ne parla solo per dire cattiverie, o ricordarla a non è la rai!
Riguardo il mio “porno con ambizioni elevate”… io vorrei dire che ci ho provato… il prossimo però sarà senz’altro un concentrato di ambizioni elevate mirate a fare un vero porno e vedremo se la situazione si rovescia! Ne ho già parlato con Roberta (Gemma, ndr)e non vede l’ora. Tutta questa storia comunque mi sta facendo pensare di adeguare il film alle aspettative e di richiamare alcuni attori a girare qualche scenetta EXTRA …
Quale feedback ti aspetti in Italia?
mah e chi può dirlo… molti son curiosi di vedere il film, molti son curiosi di vedere lo scandalo e le scene scandalo. Io sarà felice di avere entrambe le tipologie di pubblico…
Quale potrebbe essere, se esiste, una via da imboccare per i giovani cineasti capaci per avere visibilità visti i problemi enormi di distribuzione/produzione?
Continuare come fanno… a crederci e creare. Le cose cambieranno per forza. A Pesaro durante il festival dell’horror ho avuto modo di conoscere 2 giovani autori, Federico Greco e Roberto Palma… e ora stiamo collaborando a nuovi progetti assieme.
Ci parli dei tuoi progetti futuri e delle idee che aleggiano nei meandri della tua testa?
Avevo in mente una sorta di omaggio al genere cannibalistico, sempre con la Gemma e Radice (Giovanni Lombardo Radice, ndr), ma davvero, il prossimo sarà un PORNO a tutti gli effetti, e con tante pretese artistiche! E una incursione nell’horror. Ho gia dato 3 soggetti al mio fido collaboratore, lo scrittore Gualtiero Serafini.
Lascio queste ultime righe nelle tue mani, puoi fare una domanda e risponderti da solo oppure lasciare un pensiero per i lettori. Considerala come una potenziale via di sfogo!
Ma… io son felicissimo così. Esprimo solidarietà a Yvonne per quel che ha subito… e spero di averla nei prossimi progetti.