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DIRTY LOVE – Patricio Valladares

Written by Giulio De Gaetano
RANK: 7/10

Una ragazza corre ed incespica lungo il bordo cocente di una highway qualsiasi, mentre una figura dal volto scavato, col cappello da texano, che trascina un teschio di vacca, la insegue con passo lento, ma inesorabile. Il sole si staglia nel cielo sagomando frenetiche ombre lungo l’asfalto, l’inseguitore bracca la preda, la fiuta, la raggiunge e le si scaglia contro … come un animale con una risata aspra e gutturale, con lo sguardo coperto da una coltre di follia, come un cane lupo che azzanna alla gola un coniglio … e il sangue che scorre ne doma l’impeto.

Interessante esperimento questo portato avanti dal regista cileno Patricio Valladares e dallo sceneggiatore italiano Andrea Cavaletto, un film diviso in tre segmenti in cui la figura del killer funge da collante. In una sorta di metacinema, infatti, l’assassino Toro Loco incontra gli attori di questi episodi e li uccide barbaramente, dando il via a dialoghi surreali e postumi di implicazioni sociali.

Il primo episodio, EAT ME TENDER, verte su un cannibale che trova una preda che, alla fin fine, tanto “preda” non è. Componente fondamentale dell’episodio è la presenza dei due ispettori di polizia che riescono a improntare siparietti comici, premendo sin da subito sul pedale dell’ironia (costante del film). Ottimamente costruiti e montati i ritagli di scene in cui si intravede il cannibale, con una maschera sul viso, muoversi nel buio in una sorta di muta danza. Per alcuni versi mi ha riportato alla mente il personaggio di Buffalo Bill ne IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI. Indimenticabile la scena di chiusura che vede i due mangiarsi vicendevolmente durante l’atto sessuale, George Romero sicuramente apprezzerebbe.

Il secondo episodio, NO ORDINARY LOVE, vede un uomo che, con la scusa di una trasferta di lavoro, si incontra in un motel con una prostituta per dare il via ad un gioco sadico e perverso, piacere evidentemente non appagato dalla moglie. Ritengo questo episodio il più debole, sia dal punto di vista di regia che di sceneggiatura. Innanzitutto non succede praticamente nulla per tutta la durata, poi il voler restare su un piano comico stempera eccessivamente il carico emotivo che una trama del genere avrebbe necessitato. Imbastardire i caratteri (e la location), sporcare la fotografia e rendere tutto malsano avrebbe cambiato le sorti dell’episodio centrale. Oltretutto la scelta di utilizzare la CGI per mostrare l’interno del pene dell’uomo non si è rivelata una scelta vincente.

Il terzo ed ultimo frammento, YOU LIKE THIS, tratteggia la vita di un marito in realtà omosessuale che subisce le prepotenze della moglie in silenzio. E’ talmente succube da essere deciso a chiudere la storia con l’amante, il quale è pronto a tutto pur di trattenere il compagno.

Sicuramente l’episodio più maturo, privo di fronzoli e drammatico del lotto. Stavolta la storia innestata viene decolorata dal dramma del povero omosessuale che prima viente bistrattato dalla moglie in ogni situazione, poi si ritrova di fronte ad un atto estremo compiuto dall’amante. Esplicito, violento, depravato ma anche supportato da un tocco ironico che ben si amalgama coi precedenti episodi. Probabilmente il frammento meglio riuscito.

Mi spiace che difficilmente riusciremo a vedere in Italia un lavoro meritevole come DIRTY LOVE, dati i contenuti espliciti e la mancanza totale di attenzione verso un certo tipo di humor nero e grottesco. Purtroppo siamo eredi della tradizione del cinepanettone, per cui quello che importiamo deve essere legato alla commedia pecoreccia (vedere Maial Zombie per credere). L’ottimo lavoro di Cavaletto e Valladares merita visibilità, visti anche i mezzi non propriamente hollywoodiani con cui i due si sono dovuti arrangiare.

Lodevole la scelta di lasciar permeare tutta la pellicola da un substrato ironico e grottesco (in tal senso il primo episodio potrebbe far scuola), ma anche di chiudere con un pugno sullo stomaco o, per meglio dire, con un colpo di teschio di vacca sul cranio.

Il dvd verrà messo in vendita nel mercato spagnolo per l’etichetta Friki Films, oltrechè essere acquistabile via internet con tanto di sottotitoli in italiano e inglese.

RANK: 7/10
Regista/Director: Patricio Valladares
Cast: George Belmar, Adam Smith, Marcelo Valladares, Evelyn Belmar, Omar Campos, Eva Morgana
Cile 2009

Posted in Horror by Giulio De Gaetano on novembre 1st, 2011 at %H:%M.

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