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Quando le sonorità acustiche si sposano con il buio della notte, in echi elettronici plasmati da un feeling dark di fondo, nasce un sound unico, etereo ed avvolgente. Nascono le sonorità di The Optimist. In un insieme di influenze che derivano dal lontano A fine day to exit, così come da Distant Satellites, e che proseguono la storia innescata nel primo disco citato, datato 2001.
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Posted ottobre 23rd, 2017. Add a comment
Con un EP della durata di 32 minuti, i Virtual Symmetry siglano il secondo lavoro, immergendosi in un magma dove il progressive metal è l’elemento chiave, senza dimenticare fiammate prog rock, fusion e vampate ai limiti del pop. Il tutto legato da una vena malinconica.
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Attivi da oltre 15 anni, i romani Kaledon sigillano un nuovo lavoro di epic-power metal che non disdegna influenze trashy e delinea il tipo di assalto sonoro sin dalla guerriera copertina. Carnagus: Emperor Of The Darkness è il primo lavoro licenziato dalla Sleaszy Rider, ottimamente registrato presso i Domination Studios, dopo ben cinque dischi registrati con la Scarlet Records.
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Terzo album per la band di Gorizia che, evolutasi dal background power metal, assorbe sonorità heavy mescolandole ad aperture hard rock e passaggi prog, senza mai dimenticare le melodie spesso sospinte dalla voce di Michele Guaitoli, quando necessario accompagnato da Marco Pastorino e Caterina Piccolo, come nella suite di dieci minuti “Teardrop”.
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Parafrasando il titolo dell’album, il black metal è di “casa” per i tedeschi Atrium Noctis, formatisi nel lontano 2002 ma con all’attivo solo tre dischi, distanziati parecchio nel corso degli anni. Tuttavia la loro non è una dedizione al genere né nella sua matrice più violenta e blasfema degli esordi, né nella sua derivazione melodica, bensì una summa di entrambe le componenti con un vizio di forma folk che ne rende di sicuro interesse l’ascolto.
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Posted febbraio 26th, 2017. Add a comment
La sperimentazione sonora come di impatto scenico è quanto proposto dagli Ideogram, cinque musicisti le cui identità sono celate dalle maschere, i cui nomi rappresentano ideogrammi caratteristici della realtà teatrale e dal profondo significato storico e ideologico: Opera, Kabuki, Grand Guignol, Absurd e Mime. Rise the curtain è il prodotto del loro show.
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Prosegue il discorso musicale intrapreso dalla band svedese con Monday morning apocalypse o Glorious Collision, per cui chitarre rocciose e prodotte ad un volume non indifferente, brevi e immediate melodie di pianoforte, sezione ritmica semplice ma precisa e parti vocali lineari nei versi, melodiche e catchy nei ritornelli.
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Posted ottobre 31st, 2016. Add a comment
E’ il 2015 quando lo storico chitarrista/cantante Tom DeLonge si separa dai Blink 182, lasciando il posto a Matt Skiba e ponendo così le basi del settimo studio album della band californiana, un disco che ha non solo l’onere di presentare il citato musicista, ma anche intraprendere una strada dopo l’anomalo precedente Neighborhoods.
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Posted ottobre 17th, 2016. Add a comment
Evoluzione o legge del mercato? Innovatori o furbetti (del cartellino)? La Francia non è mai stata foriera di gruppi metal e band spuntate fuori dal nulla come i Gojira non possono che attirare attenzione, non tanto per gli esordi degli inizi del ventunesimo secolo (Terra Incognita, The Link) quanto per i rilasci effettuati esattamente ogni quattro anni: The way of all flesh (2008), L’enfant sauvage (2012) e Magma (2016).
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Posted ottobre 10th, 2016. Add a comment
Gruppo poco noto in Italia, conosciuto per caso dal sottoscritto con la loro seconda uscita discografica del 1998, Dreams of the Black Earth, giunge ad una nuova release dopo circa sei anni dal precedente lavoro che, finalmente, inquadra il genere su cui i Throes of Dawn sono approdati dopo molte sperimentazioni.
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Posted settembre 5th, 2016. Add a comment