BETTER CALL SAUL – Season 2
James “Jimmy” McGill si trova sempre più coinvolto nella “faida” familiare che lo vede in perfetta situazione di amore/odio con il fratello Chuck, bilanciandosi tra affetto, basilare bontà d’animo e contrasti lavorativi, culturali. Elementi di contrapposizione che tirano in ballo anche l’amata Kim, e che lo porteranno ad effettuare scelte coerenti ma … sbagliate.
Rallenta i ritmi ma non perde un colpo a livello di sceneggiatura, la stagione 2 di Better Call Saul ancora una volta riesce a distaccarsi dal(l’inarrivabile) capostipite Breaking Bad, mantenendo solido un cordone ombelicale fatto di ironia, genuinità, gusto ed echi citazionisti. Il futuro Saul Goodman (Bob Odenkirk) catalizza la scena, senza rischiare di far accartocciare la serie in sua assenza. Emergono, infatti, comprimari di elevato spessore come il noto-ai-fan-di-Breaking-Bad Mike Ehrmantraut (Jonathan Banks) o l’avvocato Kim Wexler (Rhea Seehorn), veri e propri protagonisti di importanti sotto-trame.
Se vi siete persi questa serie, avendo timore reverenziale del confronto con il primogenito di Vince Gilligan, non dubitate e lanciatevi nella visione di Better Call Saul. Non rimarrete delusi.