ANTROPOPHAGUS – Joe D’Amato
Aristide Massaccesi, in arte Joe D’Amato, è stato per molti anni un nome imprescindibilmente legato al porno. Tuttavia il regista romano non ha mai abbandonato la passione per l’horror realizzando ottimi lavori (Buio Omega o La morte ha sorriso all’assassino) entrati di diritto nella categoria dei classici del genere. Antropophagus sicuramente è il suo film più famoso e ricercato all’estero, grazie anche alla nomea di snuff movie che gli aleggia intorno.
Rivedendo il film nella edizione restaurata della Beat Records non ho potuto far altro che pensare alla pellicola non come un semplice lavoro artigianale, ma come emblema di un regista capace di strutturare una trama interessante e di sicura presa (pur se non particolarmente innovativa) con curatissimi effetti gore, instillando un senso di terrore e desolazione non facili da ricreare. Per certi versi l’isolamento determinato dal mare che circonda tutto e tutti, l’abbandono suggerito dall’assenza di vita in luoghi notoriamente affollati (case, alberghi, strade), il panico gridato dalla presenza di una creatura che si annida nell’oscurità e il sole che sfibra i già provati protagonisti rievocano atmosfere vissute con Zombi 2 di Lucio Fulci.
Egregia anche l’idea di nascondere il cannibale negli anfratti dell’isola senza svelarne subito le fattezze, instillando una paura costante di essere spiati. George Eastman è perfetto nel ruolo dell’antropofago, sia trasformato dal sorprendente make-up sia al naturale nel flashback che spiega il triste perché della sua trasformazione. In Antropophagus sono presenti altri attori noti come Zora Kerova, Tisa Farrrow e Serena Grandi, che alle volte raschiano la patina di amatorialità e pochezza che spesso affliggevano questo tipo di produzioni.
Di culto la scena in cui Eastman strappa via il feto dal ventre di Serena Grandi e lo mangia, censurata per molti anni all’estero, venne realizzata usando un coniglio spellato a cui era attaccato un budellino per ricreare il cordone ombelicale.
Ben realizzato il restauro del film che risente soltanto di una cromatura dei colori non eccessivamente smagliante, ma che guadagna in nitidezza del video. Peccato per il sonoro presente soltanto in mono, anche se chiaro e ripulito in buona parte dai fruscii. Nel secondo dvd di extra la Beat Records ha speso molte energie, svolgendo un magnifico lavoro. Innanzitutto è presente una galleria fotografica che ripropone scene del film, poi una selezione di alcune colonne sonore estrapolate da film diretti da Massaccesi (Emanuelle in America theme, Venice reportage, A picture of love, My boundless, Blue angel cafè, Woman, Diario proibito delle due principesse). Un cortometraggio inedito sul regista con intervista e immagini relative alla fase finale del suo percorso cinematografico segue a ruota, mentre la sezione Curiosità svela alcuni retroscena delle riprese (per esempio che gli intestini divorati da Eastman nella scena finale sono stati fatti con la pajata alla romana!).
Di sicuro interesse è l’intervista a Luigi Montefiori, in arte Gorge Eastman, realizzata da Manlio Gomarasca che ci mostra l’appesantito attore parlare di Massaccesi e del film, con uno sguardo che ha perso poco del magnetismo originale. In appendice sono pure presenti la filmografia di Joe D’amato ed il trailer originale di Antropophagus mentre all’interno della confezione ci sono le riproduzioni delle buste foto e l’evocativa locandina americana. Un film impedibile per gli aficionados dell’horror nostrano e non, una pietra miliare della storia del cinema di genere.
VOTO: 7.5/10
Regia: Joe D’Amato
Cast: Tisa Farrow, Saverio Vallone, Vanessa Steiger, Margaret Donnelly, Serena Grandi, Luigi Montefiori
Italia, 1980