EATERS – Marco Ristori, Luca Boni
Gli ultimi brandelli di una società civile immortalati in scarne fotografie e desolanti reportage televisivi introducono lo spettatore in una sorta di non luogo, potrebbe essere l’Italia ma anche un paesino degli Stati Uniti, non importa. Quello che importa è che gran parte della popolazione mondiale è stata uccisa … o trasformata in non-morta.
Un piccolo manipolo di uomini con una morale tutta propria sta cercando di trovare una soluzione a quello che altro non è che un esperimento di laboratorio andato a male. Questo è Eaters di Marco Ristori e Luca Boni presentato al Fantafestival 2011.
Alen (Guglielmo Favilla) e Igor (Alex Lucchesi) sono due soldati del terzo millennio, combattono in un luogo dimenticato da Dio, dove la civiltà è solo un pallido ricordo perso nei frame di vecchi filmati di repertorio di un TG. La causa di questo nuovo medioevo è l’uomo, con la sua carica di incoscienza che lo accompagna da millenni, anche quando tenta di mettere le sue conoscenze a servizio dell’umanità tentando di creare un farmaco che possa combattere la sterilità femminile. Ma invece di aiutare le donne con il concepimento, il nuovo farmaco risulta capace solo di dare vita … ai morti.
L’epidemia si propaga e, nel giro di pochi mesi, raggiunge ogni punto del pianeta Terra, straziando le anime sino a lasciare pochi esseri umani in vita, costretti a convivere con gli effetti di questo fenomeno a suon di fucilate. All’interno del centro da dove è partito il male, vivono (meglio dire “sopravvivono”) i nostri due soldati insieme al professore Gyno, che conduce i suoi studi sugli infetti nella speranza di trovare un antidoto per evitare l’estinzione definitiva della razza umana.
Eaters è un vero e proprio gioiellino sporco di merda ed è tanto ignorante/revival quanto ben fatto e girato. Il fan più sfegatato godrà nello scovare i riferimenti agli horror/action movie che l’hanno ispirato, ma non siamo di fronte ad una indegna operazione di revival. Il duo Ristori-Boni ha lanciato la sfida al mercato estero e, come tutte le cose ben fatte, ben confezionate e con un certo gusto, ha ottenuto il dovuto riscontro, tanto che Uwe Boll ha deciso di distribuire la loro piccola creatura fuori dai confini italiani.
Molto spesso ci si chiede come mai il nostro cinema non produce film sci-fi, horror o action a livello estetico paragonabile ai film americani. La risposta è molto semplice: non li sappiamo fare e anche se avessimo i soldi non saremmo in grado di farli!
L’Italia non ha mai voluto investire per creare una vera e propria industria cinematografica (Studio System) capace di investire per far crescere determinate figure di fondamentale importanza per sviluppare questo genere di film (effettisti speciali, esperti in computer grafica, … ), come invece è successo negli Stati Uniti. La storia è andata diversamente e in Italia dove l’interesse si è concentrato sulle pellicole neorealiste e le varie derivazioni. Ritengo che questo sia stato un grosso errore, senza voler svalorizzare o rinunciare al bagaglio neorealista, perché così ci si è tarpati le ali verso la sperimentazione e la crescita in seno di variegati talenti.
Solo così si spiega il successo di operazioni analoghe che hanno spopolato in paesi come la Spagna, la Francia che pur avendo una grande tradizione cinematografica per certi versi rapportabile alla nostra sono riuscite a fare dei gioiellini, come Il labirinto del fauno, Rec, Frontiers, The horde che stanno a testimoniare che molto spesso vale la pena rischiare.
Ristori e Boni ci hanno provato e, a mio avviso, hanno vinto la sfida. Il mio plauso va a loro, agli attori che come loro ci hanno creduto (e che sicuramente si sono divertiti durante le riprese), agli effetti speciali di David Bracci, Carlo Diamantini, Enrico Galli e a tutte quelle persone che supportano il cinema horror indipendente facendo una ricerca di qualità.
Regia: Marco Ristori, Luca Boni
Con: Alex Lucchesi, Guglielmo Favilla, Claudio Marmugi, Rossella Elmi, Fabiano Lioi
Sceneggiatura: Marco Ristori, Germano Tarricone
Produzione: Extreme Video
Italia, 2010